mercoledì 16 aprile 2025

ALLA RICERCA DEL BUON UMORE

COME PRATICARE LA FELICITÀ 

Anelito universale instillato perfino nella Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, la ricerca della felicità è una pulsione fondamentale per l'uomo. Per anni si è ritenuto che una quota significativa del nostro benessere fosse determinata dalla genetica: alcune teorie attribuivano fino al 50% della nostra predisposizione alla felicità ai geni ereditati. Tuttavia, studi più recenti hanno ridimensionato questa ipotesi, mostrando come fattori epigenetici e addirittura il microbiota intestinale abbiano un'influenza altrettanto impattante sullo stato emotivo.

Una nuova comprensione che sottolinea quanto i fattori esterni e le nostre azioni quotidiane, per quanto piccole, abbiano effetti significativi sulla serenità. E secondo un'indagine condotta dall'istituto Ipsos ad agosto 2019, esistono almeno cinque attività che possono fare una differenza sullo stato d'animo. Ecco, dati alla mano, cosa fare per sentirsi meglio nel corpo e nell'anima.

Mangiare in compagnia non è solo una tradizione culturale, ma un'abitudine che incide profondamente sul benessere. Secondo uno studio osservazionale dell'Università di Lincoln, il 67% delle coppie che condividono i pasti dichiara di essere molto felice, contro il 58% di coloro che mangiano separatamente. Inoltre, un'analisi condotta dall'Università di Oxford ha rilevato che chi pranza o cena da solo sperimenta un calo del livello di felicità percepito, influenzato anche dal livello di stress e dalla mancanza di interazioni sociali. La convivialità rafforza i legami affettivi, stimola il dialogo e crea un senso di appartenenza.

L'attività fisica non giova solo al corpo, ma anche alla mente. Una metanalisi del 2018 dell'Università del Michigan ha dimostrato che bastano appena dieci minuti di esercizio al giorno per aumentare il livello di benessere percepito. Coloro i quali praticano almeno un'ora e quaranta minuti di sport alla settimana hanno una probabilità superiore del 20% di sentirsi felici, una percentuale che sale fino al 52% per chi si allena più di tre ore a settimana. Il movimento stimola la produzione di endorfine e serotonina, neurotrasmettitori legati alla sensazione di piacere e alla riduzione dello stress. Inoltre, lo sport favorisce la socialità e migliora l'autostima, il che a sua volta ne amplifica i benefici psicologici.

Essere altruisti ha un impatto diretto sul nostro stato emotivo. Una ricerca pubblicata nel 2017 sulla rivista Nature Communications ha evidenziato che donare denaro agli altri attiva nel cervello le aree associate al piacere in misura maggiore rispetto a quando si spende per sé stessi. Inoltre, uno studio del 2006 ha rivelato che le persone più materialiste tendono a essere complessivamente meno felici. Il motivo? L'atto di dare rafforza il senso di connessione sociale e genera un forte senso di gratificazione. Non occorre diventare dei San Francesco: il volontariato, i piccoli gesti di gentilezza o il semplice supporto emotivo nei confronti di chi ci circonda possono rappresentare la chiave per stare in pace con se stessi e il mondo.

Il contatto con la natura è un potente antidoto allo stress e alla negatività. Una ricerca pubblicata su JAMA nel 2018 ha dimostrato che rendere più verdi le aree urbane riduce del 41,5% i sentimenti depressivi tra i residenti. Un altro paper dell'Università del Vermont, basato sull'analisi di migliaia di tweet postati dai parchi di San Francisco, ha rivelato che i visitatori si esprimono con un linguaggio significativamente più positivo rispetto a quando si trovano altrove: è il potere rigenerante della natura. Anche avere un cane o un altro animale domestico migliora il benessere psicologico. Uno studio del 2019 ha evidenziato che il 36% dei proprietari di cani si considera "molto felice", contro il 32% di chi non possiede animali. Gli animali favoriscono la socialità, combattono la solitudine e riducono i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.

È il male dei nostri tempi. L'uso smodato dei social network può avere effetti negativi sulla salute mentale. Una ricerca condotta nel 2018 su un milione di adolescenti americani ha rivelato un legame diretto tra il tempo trascorso davanti allo schermo e la diminuzione della felicità percepita. Gli adolescenti che utilizzano il cellulare meno di un'ora al giorno si dichiarano significativamente più felici rispetto a coloro che superano le due ore quotidiane. L'eccessiva esposizione ai social media può compromettere l'autostima, sottrarre tempo ad attività più gratificanti e aumentare il rischio di ansia e depressione. Tuttavia, secondo uno studio dell'Università di Oxford, l'impatto dei social sulla soddisfazione di vita è modesto, pari allo 0,25%. La chiave? Come al solito è un uso moderato e consapevole delle piattaforme digitali.


 

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