mercoledì 30 aprile 2025

5 CONSIGLI PER RALLENTARE L'INVECCHIAMENTO

DALL'ALLENAMENTO DEL CERVELLO AI FILTRI D'ARIA

(fonte Gazzetta dello Sport)

Vivere più a lungo non è più fantascienza. Ma vivere meglio è ancora la vera sfida.
Lo sa bene Ennio Tasciotti, tornato in Italia dopo 15 anni negli Stati Uniti, oggi alla guida del primo Laboratorio di Longevità Umana in una struttura pubblica, all’IRCCS San Raffaele di Roma. “La longevità non è una questione di anni, ma di qualità. Autonomia, lucidità, energia: questo è invecchiare bene. E serve allenamento, come per qualsiasi performance”, spiega Tasciotti in Codice Longevità - Strategie pratiche e scientifiche per vivere meglio e più a lungo, una rubrica a cura di Medikea.

“Il cervello va trattato come un muscolo: va stimolato, sfidato, messo in movimento”.
Come? “Nuove lingue, hobby, strumenti musicali. Ma anche relazioni vere, vita sociale attiva, dialoghi. Tutto ciò che tiene acceso il cervello lo protegge”. Nel suo laboratorio si studia il legame tra invecchiamento e declino cognitivo. E la priorità è chiara: restare lucidi è la vera longevità. “La solitudine fa male quanto un pacchetto di sigarette al giorno”. Lo dice uno studio dell’Università di Harvard durato 80 anni. “La felicità condivisa, l’integrazione sociale, sono fattori protettivi reali. Nessuna persona longeva era sola o triste”. Le emozioni positive, come la gioia e l’appartenenza, non sono fronzoli: agiscono sul corpo, attraverso ormoni e messaggeri chimici. Una vera bio-protezione quotidiana.

“L’ambiente in cui viviamo oggi è più tossico di quello dei nostri nonni”. Dentro casa, spesso la qualità dell’aria è peggiore che fuori. L’acqua è contaminata da metalli pesanti, arsenico, pesticidi, microplastiche. Gli effetti dell’esposizione cronica a queste sostanze sono praticamente sconosciuti, ma alcuni studi indicano un possibile legame con disturbi endocrini, alterazioni del sistema immunitario, infiammazione e persino un’accelerazione dei processi di invecchiamento cellulare. “La prima cosa da fare è filtrare aria e acqua. Esistono soluzioni tecnologiche accessibili. È il punto di partenza per non ammalarci senza saperlo”. E aggiunge: “L’inquinamento domestico è sottovalutato. Ma ci conviviamo ogni giorno”. “La nostra alimentazione è diventata un acceleratore dell’invecchiamento”. Tasciotti è netto: “Cibi confezionati, zuccheri nascosti, poca varietà. Così roviniamo il microbiota intestinale e creiamo infiammazione silenziosa”. Il rimedio? “Tornare alla cucina vera. Cibi freschi, materie prime buone, varietà. Cereali integrali, legumi, verdure di stagione”. E avverte: “Mangiare sempre le stesse cose è un incubo per il nostro intestino”. Questo è il cuore della longevità. “Non serve riparare ciò che possiamo evitare di rompere. L’infiammazione cronica e lo stress ossidativo sono i nemici silenziosi del nostro tempo”. Nel suo Laboratorio all’Irccs San Raffaele di Roma si lavora su nanoparticelle intelligenti, capaci di rilasciare molecole antinfiammatorie mirate e modulare la risposta immunitaria. “Prevenzione molecolare. È lì che stiamo andando”. Tasciotti lancia un allarme: “Potremmo essere la prima generazione a vivere meno dei nostri genitori”. Malattie croniche precoci, stili di vita scorretti, inquinamento ambientale e domestico stanno compromettendo i nostri equilibri biologici. “Stiamo anticipando la vecchiaia. E trasmettendo ai nostri figli una fragilità epigenetica”. La conclusione è chiara:
“Longevità non significa vivere a lungo a ogni costo. Significa vivere bene finché ci sei. Con energia, autonomia, lucidità. E ognuno di noi può iniziare da adesso”.

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