Il calcio di oggi non lo riconosco più: si parte dal basso come se fosse un regolamento da applicare, si alzano le braccia su ogni calcio piazzato come a chiamare chissà quali schemi o teoremi di Pitagora applicati al calcio. Ci si stende dietro la barriera come ebeti per imitare un ipotetico coccodrillo. Si attua un possesso di palla forzato senza mai tirare in porta: i difensori hanno dimenticato l'arte della marcatura i centrocampisti l'arte della costruzione del gioco e gli attaccanti hanno dimenticato come si fa goal; oggi si assistono a partite in cui il portiere tocca con i piedi la palla più di un attaccante e basterebbe questo dato per far capire come siamo caduti in basso. Non esistono praticamente più le ali, non esistono i dribbling, l’estro e’ morto e i tecnici nelle panchine usano dei linguaggi, soprattutto nel settore giovanile, incomprensibili per i giovani, e da Coverciano le linee guida sono sempre le stesse (non ci lamentiamo se poi si fallisce l’accesso ai mondiali). Così come la scuola ( altro mondo da rivoluzionare e lo dico da docente) il calcio dovrebbe ritornare ai vecchi dogmi del passato invece di far passare per santoni pseudo rivoluzionari esaltati che imperversano nei dilettanti e nel professionismo . Il calcio è un gioco semplice .. non rovinatelo ancora più di quello che avete fatto penalizzando la crescita e la fantasia di ogni ragazzo.