domenica 2 marzo 2025

IN ARRIVO A FINE MESE L'ORA LEGALE

LANCETTE AVANTI DI UN'ORA LA NOTTE DEL 29 MARZO

(fonte Libero)

L’arrivo dell’ora legale è un segnale che la primavera è alle porte: le giornate si allungano, i pomeriggi diventano più luminosi e si ha la sensazione di poter sfruttare meglio il tempo a disposizione. Nel 2025, però, il passaggio avverrà leggermente in anticipo rispetto agli anni precedenti, con conseguenze da tenere in considerazione, soprattutto per chi viaggia o lavora con l’estero.

Quando si cambia l’ora legale in Italia nel 2025

Il cambio d’ora non avviene mai in una data fissa ma segue un criterio stabilito a livello europeo. Quest’anno, in Italia, l’ora legale entrerà in vigore nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo: alle 2 le lancette andranno spostate avanti di un’ora, direttamente alle 3. Il nuovo orario resterà in vigore fino all’autunno, quando nella notte tra il 25 e il 26 ottobre torneremo all’ora solare per affrontare i mesi più freddi. Questo spostamento porta con sé vantaggi e svantaggi. Da un lato, si guadagna un’ora di luce in più nel pomeriggio, favorendo attività all’aria aperta e un potenziale risparmio energetico. Dall’altro, c’è il rovescio della medaglia: molte persone faticano ad adattarsi al nuovo ritmo, accusando disturbi del sonno e stanchezza nei giorni successivi. Secondo alcune ricerche circa il 60% degli italiani non apprezza il passaggio all’ora legale, e uno su due dichiara di avere difficoltà nel riadattare il proprio orologio biologico.

La differenza con gli Stati Uniti e i possibili disagi

A complicare ulteriormente le cose c’è il fatto che il cambio d’ora non avviene ovunque nello stesso momento. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’ora legale scatterà già nella notte tra l’8 e il 9 marzo, quasi un mese prima rispetto all’Europa. Questo significa che, per alcune settimane, il fuso orario tra l’Italia e città come New York sarà di 7 ore invece delle solite 6. Una variazione che può sembrare minima, ma che rischia di creare qualche problema a chi lavora con l’estero o deve affrontare viaggi internazionali. Ad esempio, se di solito un meeting con gli USA si tiene alle 17 ora italiana (quando a New York sono le 11 del mattino), per qualche settimana bisognerà anticiparlo di un’ora. Anche i voli intercontinentali e la gestione degli orari dei trasporti potrebbero subire qualche aggiustamento. La situazione tornerà alla normalità solo alla fine di marzo, quando anche l’Europa passerà all’ora legale. Fino ad allora, chi si sposta tra continenti o ha contatti con l’estero dovrà prestare particolare attenzione agli orari per evitare disguidi.

Perché si vuole abolire l’ora legale in tutto il mondo

Da anni si discute sull’opportunità di eliminare il cambio d’ora stagionale. Nel 2018, la Commissione Europea aveva persino proposto di lasciare ai singoli Stati la scelta se adottare l’ora solare o l’ora legale tutto l’anno, ma trovare un accordo si è rivelato più difficile del previsto.

Il principale ostacolo? Le differenze geografiche e climatiche. I Paesi del Nord Europa, dove le ore di luce estiva sono già abbondanti, preferirebbero mantenere l’ora solare tutto l’anno. Al contrario, i Paesi mediterranei come l’Italia e la Spagna sarebbero favorevoli all’ora legale permanente, per sfruttare meglio le giornate più lunghe.

Poi l’abolizione potrebbe creare un mosaico di fusi orari in Europa, con ogni Stato libero di scegliere il proprio sistema. Una situazione che rischierebbe di complicare trasporti, scambi commerciali e comunicazioni tra Paesi confinanti. Dal 2019 il dibattito si è arenato e nessun governo ha preso iniziative concrete per cambiare le cose. Per il momento, quindi, l’ora legale resta, con il solito doppio cambio all’anno.

 

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