a cura di Federico Mereta (fonte Libero)
Non pensate solo al classico colpo della strega, con il dolore acuto. Né fate riferimento a quadri che impongono il parere del medico. Piuttosto, concentrate l’attenzione sulle forme più diffuse di mal di schiena nella parte più bassa, la cosiddetta lombalgia, legate alle contratture muscolari. Queste, spesso, sono il frutto di una posizione mantenuta a lungo, che non permette ai muscoli che corrono lungo la spina dorsale di rilassarsi come dovrebbero. Capita a chi sta a lungo seduto ma anche a chi rimane per ore in piedi. Se non si cambia la postura, magari facendo qualche semplice esercizio di stretching, si può creare uno spasmo che poi si riflette sulla zona lombare della spina dorsale, verso il fondo schiena. Attenzione poi. Non è l’unico tratto della colonna che può soffrire. Può capitare che compaia il torcicollo se viene interessata la parte superiore della spina dorsale, con i muscoli che corrono al suo fianco che possono andare incontro a spasmo.
I consigli per contrastare la lombalgia
Insomma. dobbiamo imparare a prevenire i dolori, con buone abitudini. Tenendo presente che è l’evoluzione ad aver messo a rischio la schiena e a favorire la lombalgia. L’essere umano assumendo la posizione eretta, ha messo sotto “pressione” la colonna vertebrale. Ma possiamo difenderci. Ecco cinque consigli per chi lavora, e non solo. Programmate le pause. Il mancato movimento dei fasci di muscoli della schiena crea inattività con conseguente problematiche legate alla posizione e stasi muscolare, oltre ad influire negativamente sulla circolazione del sangue.
Scegliete la sedia. È importante se si sta a lungo seduti disporre di una sedia adeguata al tratto lombare, che eviti posizione non ergonomiche, anche aiutandosi con cuscini che mettano in linea le vertebre. È importante comunque alzarsi regolarmente. Allenatevi in ufficio. Ricordate: occorre cambiare posizione regolarmente, facendo anche qualche passo. Ma se potete, fate esercizi di “stretching anche alla scrivania, ad esempio alzando le braccia verso l’alto e tendendo i muscoli, per “muovere” la muscolatura.
Rispettate la cronobiologia. Il corpo umano è abitudinario. Così anche muscoli, tendini e simili, si debbono abituare ad un routine rilassante. Può essere utile, se possibile iniziare e terminare il periodo di lavoro sempre alla stessa ora, per creare abitudini vantaggiose.
Riposate al meglio. La postura nel sonno è importante, anche per i muscoli. E non bisogna sottovalutare materassi e cuscini su misura. Ad esempio, può convenire supini con un cuscino sotto le gambe o magari di fianco, sfruttando l’azione di rilassamento del cuscino tra le gambe.
Il consiglio finale
Puntate su strategie antistress. Yoga, mindfulness, respirazione aiutano non solo a muoversi, ma anche a combattere lo stress. L’eccessiva tensione emotiva nel tempo può influire sul dolore e sulla sua percezione, rendendoci più a rischio di nuovi acciacchi. Il motivo? Lo stress cronico può in primo luogo influire negativamente sul rapporto tra muscoli e tendini in prossimità delle vertebre. Ma soprattutto può modificare i livelli dell’ormone cortisolo nel sangue circolante, con un impatto negativo sulla sensazione di dolore.