(fonte Gazzetta dello Sport)
Il tempo passa, fugge, lascia tracce su corpo e mente. Si può però affrontare questo naturale fluire in modo consapevole: uno stile di vita sano, una dieta equilibrata, attività fisica. A tal proposito lo yoga viene in aiuto. Ci sono delle asana di questa antica disciplina che favoriscono la longevità. Quali? "Quelle rovesciate, in inversione", spiega Laura Puccini, insegnante certificata di yoga e pilates. "Non solo ti permettono di guardare il mondo da un’altra angolazione, un diverso punto di vista, ma è un lavoro che si concentra sul sistema linfatico e cardiovascolare, e anche sulla parte nervosa per l’effetto calmante".
Quali le posizioni? Ne abbiamo selezionato quattro: la verticale, la candela, il ponte (la prima posizione rovesciata), l’aratro. "Tutte quelle che derivano dalle verticali vengono considerate posizioni longeve proprio perché stimolano questo rinnovamento del sistema immunitario". Anche nell’antigravity yoga, la disciplina nelle amache, l’ideatore Christopher Harrison affermava: "Le posizioni rovesciate aumentano la longevità proprio perché nell’inversione c’è la decompressione a livello vertebrale. Il refresh a livello linfatico è un ottimo antiaging". Le controindicazioni? "Sono posizioni sconsigliate per chi soffre di cardiopatie, reflusso, ipertensione, glaucoma, e in gravidanza. Una raccomandazione: assicuratevi di aver appreso la tecnica dell’inversione per non creare disequilibri". Ma ecco tutte le posizioni consigliate dall'esperta.
In quadrupedia appoggia gli avambracci a terra controllando che la distanza dei gomiti sia la stessa delle spalle. Intreccia le dita delle mani per formare una coppa e creare con le braccia una specie di triangolo equilatero, metti i mignoli all’interno. In questo modo, se perdi l’equilibrio, potrai rotolare naturalmente in avanti senza creare pressioni sulle dite delle mani.
Appoggia la cima della testa al suolo portando la testa a contatto con le dite delle mani che simulano un cestino. Punta gli avampiedi e stacca le ginocchia da terra in modo da sollevare il bacino.
Adesso, mantenendo le gambe distese, cammina fino a portare la colonna perpendicolare al pavimento poi stacca da terra prima un piede e poi l’altro richiamando le ginocchia al petto. Trova l’equilibrio e distendi le gambe spingendo dalle spalle verso l'alto. Cerca di mantenere il corpo su un’unica linea. Raggiunta la posizione finale concentra lo sguardo in un punto davanti a te. Mantieni il peso su gomiti e avambracci.
Questa posizione yoga viene eseguita quando il corpo è ben riscaldato, mai a freddo, esegui almeno 4 saluti al sole prima e qualche rotazione e flessione cervicale per adattare la posizione il collo che potrebbe risentire del peso del corpo in posizione rovesciata. Nella posizione finale si esegue con il tratto cervicale totalmente in appoggio e il busto più vicino possibile alla verticale.
Cerca un posto tranquillo e senza distrazioni: una volta raggiunta la posizione, non dovrai ruotare più la cervicale e mantenere il corpo esteso e in equilibrio sulle spalle. Inizia dalla posizione supina con gambe a 90 gradi e con l’attivazione degli addominali solleva il tronco e sostienilo con le mani vicine alle scapole, i gomiti in appoggio sul tappetino dovranno stare più stretti possibile.
Inizialmente prova a restare 5/8 respiri, poi il corpo si abituerà e troverai questa asana piacevole e calmante.
Questa benefica posizione spesso si prende dalla precedente, lasciando semplicemente cadere i piedi oltre la testa.
Diversamente inizierai dalla posizione supina, porta prima le gambe distese verso l’alto e poi con una piccola spinta vai in posizione rovesciata accompagna i piedi oltre la testa. Lascia le braccia lungo il busto o se non riesci, poni le mani sui fianchi per sostenere il bacino. Mantieni per almeno 5 respirazioni complete e aumenta fino a 10 o più. Torna srotolando la colonna una vertebra alla volta molto lentamente e poi sdraiati a pancia in su.
Ricorda di non muovere mai la testa quando sei in Halasana e di concentrare la tua attenzione sul respiro. La sensazione finale sarà di allungamento e serenità psichica.
Sdraiati a terra supina, gambe piegate, piedi appoggiati a larghezza fianchi, braccia lungo il corpo e le dita delle mani a contatto con i talloni. La testa è in linea con la colonna, il mento lievemente piegato verso il mento.
Espirando, spingi sulle piante dei piedi e solleva il bacino portando la cassa toracica bene in alto. Mantieni le braccia lungo il corpo e se possibile, intreccia le dite delle mani sotto la schiena per ruotare bene le spalle verso il centro della colonna, mantieni il petto in apertura e poi torna ad appoggiare le mani a contatto con i talloni. Il ponte facilitato è più semplice del ponte completo, ma molto impegnativo per gambe e glutei che devono restare alti e attivi per tutta la durata dell’asana. Mantieni la posizione da 10 a 20 respiri.
Per uscire dalla posizione, espira rilascia la presa delle mani riportandole lungo il corpo e srotola una vertebra alla volta riportando la schiena al suolo.