venerdì 24 gennaio 2025

OBIETTIVO BENESSERE

LO YOGA DELL’ANIMA

a cura di Silvia Trevaini (fonte Tgcom)

Anche se la mente non ricorda l’abuso, il corpo ne ha memoria. E di questa memoria noi terapeuti non possiamo dimenticarcene.”                                                                                                                       Bessel van der Kolk

La ricerca scientifica ha dimostrato come integrare il lavoro sul corpo nelle cure mediche tradizionali possa essere estremamente efficace, specialmente nel trattamento di traumi profondi. Uno degli ambiti in cui questa integrazione è stata maggiormente esplorata è nell’aiuto ai veterani di guerra nel superare esperienze traumatiche. Negli Stati Uniti, sono stati avviati studi per comprendere quali approcci possano insegnare a gestire lo stress intenso, tipico del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e del complesso disturbo da stress post-traumatico (C-PTSD). Tra questi approcci, il Trauma Sensitive Yoga (TSY) ha mostrato risultati promettenti. Questa forma di Hatha Yoga si concentra su pratiche delicate che mirano a ripristinare l’equilibrio tra mente e corpo, utilizzando tecniche di respirazione, meditazione e asana (posture) specifiche per affrontare il trauma. Molti sopravvissuti al trauma si trovano a vivere in un corpo che percepiscono come un nemico, e il TSY aiuta a riconnettersi con esso in modo sicuro e consapevole. In collaborazione con uno psicoterapeuta, i percorsi di yoga possono essere personalizzati per lavorare sugli squilibri emotivi, utilizzando movimenti e pose mirati per sciogliere tensioni profonde. Quando viviamo un trauma, tendiamo naturalmente a reprimerlo o a evitarlo. Tuttavia, le emozioni associate si accumulano nel corpo, creando “punti trigger”, ossia aree del corpo bloccate o estremamente sensibili. Attraverso lo yoga, stimolando dolcemente questi punti, il corpo inizia a rilasciare le tensioni accumulate, dando inizio al processo di guarigione. Lo yoga, se praticato con protocolli specifici, è un potente strumento per ristabilire la connessione con sé stessi, portando un senso di sicurezza e pace interiore.

Come si svolge una lezione di Trauma Sensitive Yoga

Le lezioni di TSY sono progettate per creare un ambiente sicuro e rilassante. La stanza è sempre ben illuminata, e si evitano posizioni in cui gli studenti si sentano vulnerabili o esposti, come girare la schiena agli altri partecipanti. Ogni dettaglio è pensato per prevenire il rischio di riattivare ricordi traumatici. Gli insegnanti di TSY affrontano l’insegnamento con empatia e delicatezza, senza imporre alcun obbligo sui partecipanti, ma incoraggiandoli a rispettare i propri limiti e a praticare solo ciò che sentono confortevole. In alcuni casi, durante le sessioni, viene evitato il contatto fisico da parte dell’insegnante per evitare potenziali inneschi emotivi. Al suo posto vengono fornite istruzioni verbali per correggere eventuali posture errate. Un altro elemento chiave è la presenza di uno psicoterapeuta durante le lezioni, soprattutto quando il focus è su traumi profondi. Questo professionista è addestrato a gestire eventuali reazioni emotive intense, poiché alcuni movimenti fisici possono scatenare reazioni emozionali durante la pratica.

Yoga e disturbi alimentari

Il Trauma Sensitive Yoga può essere di grande aiuto per adolescenti e donne adulte che soffrono di disturbi alimentari, come l’anoressia. Spesso, questi individui vedono il proprio corpo come un nemico, percependo un distacco fisico ed emotivo da esso. Lo yoga permette loro di riscoprire il corpo, non più come un oggetto da controllare, ma come uno strumento prezioso da ascoltare e rispettare. Tecniche di respirazione come il pranayama sono particolarmente utili, anche se inizialmente difficili per chi ha problemi con l’accettazione del proprio corpo. L’idea di espandere la pancia attraverso la respirazione può sembrare spaventosa, ma con il tempo queste paure vengono superate. Le pose di equilibrio, che richiedono concentrazione e stabilità, aiutano le donne a riconoscere che cadere e rialzarsi fa parte del processo di crescita, trasformando così il loro approccio al controllo e alla fiducia in sé stesse.

Yoga per chi ha subito abusi fisici e psicologici

Chi ha subito violenze fisiche o psicologiche può trovare nello yoga un percorso di guarigione. Spesso, queste persone si sentono impotenti perché non sono state in grado di proteggersi o ribellarsi. Lo yoga dà loro l’opportunità di scegliere, di prendere decisioni sul proprio corpo e sui movimenti da eseguire. Questo atto di scelta ripristina il potere personale e la fiducia. Inoltre, praticando lo yoga, scoprono che i loro corpi, una volta feriti o umiliati, sono in grado di eseguire pose che simboleggiano forza e bellezza. Questo processo di scoperta è fondamentale per ricostruire l’autostima. Gli esercizi vengono attentamente selezionati per evitare qualsiasi potenziale innesco, come pose che implicano vulnerabilità. L’accento viene posto su posizioni in piedi che favoriscono forza, radicamento e stabilità.

Lo yoga come strumento per superare situazioni dolorose

Durante la vita, molte persone devono affrontare situazioni difficili, come la perdita di una persona cara, la fine di una relazione o delusioni professionali. Questi eventi possono causare ansia, depressione, rabbia repressa e persino disturbi psicosomatici. Tuttavia, lo yoga può aiutare a focalizzare la mente sul presente, distogliendo l’attenzione dal passato traumatico e promuovendo il processo di guarigione. Praticando regolarmente varie asana, le persone iniziano a riconoscere che, nonostante le difficoltà, hanno la capacità di superare gli ostacoli e di riprendere il controllo delle proprie vite. La pratica dello yoga diventa così un potente strumento di trasformazione, che aiuta a ristabilire la fiducia e la serenità.

Yoga e terapia del trauma

Negli ultimi anni, lo yoga ha assunto un ruolo sempre più centrale come parte integrante dei trattamenti per i traumi psicologici. L’aumento dei casi di disturbo post-traumatico da stress legati a eventi globali, come la pandemia di COVID-19, ha portato alla riscoperta dello yoga come strumento terapeutico. Diverse istituzioni mediche e centri di salute mentale stanno introducendo programmi di Trauma Sensitive Yoga come complemento alle terapie tradizionali. Questo metodo non invasivo è sempre più riconosciuto per la sua capacità di trattare efficacemente traumi complessi, migliorando la qualità della vita delle persone coinvolte. La crescente accettazione dello yoga come terapia per il trauma riflette una più ampia comprensione del legame indissolubile tra corpo e mente. In un contesto globale caratterizzato da stress e incertezze, molte persone trovano nello yoga una via sicura per rielaborare esperienze dolorose e ritrovare il proprio equilibrio interiore.

Il futuro dello yoga terapeutico

Con l’evolversi delle ricerche sul trauma e sul benessere mentale, il futuro dello yoga terapeutico appare luminoso. Le nuove tecnologie, come le app di meditazione e le piattaforme online, hanno reso lo yoga accessibile a un pubblico più vasto, permettendo anche a chi vive in aree remote o a chi ha limitazioni fisiche di beneficiare di questa pratica. Lo yoga terapeutico sta diventando un importante strumento di prevenzione e trattamento per una serie di disturbi mentali e fisici, con un approccio sempre più personalizzato e incentrato sulle esigenze individuali.


 

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