Noi umani siamo davvero fortunati, perché i nostri occhi sono capaci di vedere quasi tutta l’infinita gamma di sfumature colorate del mondo che ci circonda! Ma perché percepiamo i colori?
Retina, bastoncelli e coni
La nostra vista rileva le immagini che vengono poi elaborate e tradotte dal cervello, grazie a milioni di cellule che ricoprono la retina: questi recettori sensibili alla luce si chiamano bastoncelli o coni, a seconda della loro forma. I primi, più numerosi, si trovano soprattutto sui bordi e distinguono principalmente il bianco e il nero, mentre i secondi si trovano al centro della retina, percepiscono i colori e determinano la nitidezza della visione. I coni sono di tre tipi, ognuno sensibile a lunghezze d’onda della luce corte, medie o lunghe: tramite le cellule nervose a cui sono collegati, inviano al cervello le informazioni per distinguere i diversi colori riflessi dagli oggetti che si trovano nel nostro campo visivo.
I colori della luce solare
Come sappiamo, la luce solare ci appare bianca, ma è in realtà composta dalla somma di 7 colori diversi, che possiamo vedere scomposti quando c’è l’arcobaleno o attraverso un cristallo sfaccettato come un prisma: ogni oggetto illuminato assorbe alcuni raggi colorati e ne riflette altri e sono proprio questi ultimi quelli che noi vediamo.
Possiamo percepire anche sfumature intermedie, come il rosa o il marrone che non fanno parte dello spettro solare, perché i riflessi sono tantissimi e si mescolano tra loro, proprio come succede se spremiamo più tubetti di tempera su una tavolozza e li mischiamo. Oggi hai imparato perché percepiamo i colori!