martedì 3 dicembre 2024

LE MANOVRE SALVA VITE

ECCO COSA C’È DA SAPERE

(fonte Gazzetta dello Sport)

Le manovre salvavita rappresentano il primo livello di soccorso per una persona in pericolo di vita, in attesa dell'arrivo dei medici. In situazioni di emergenza, come un arresto cardiaco, un soffocamento o un arresto respiratorio, l'intervento immediato e adeguato può fare la differenza tra la vita e la morte. Tuttavia, eseguirle nel modo o coi tempi sbagliati può causare più danni che benefici. Errori comuni, come tentare di estrarre la lingua con le mani o trascurare di tappare il naso durante una respirazione bocca a bocca, devono essere evitati a tutti i costi. 

La chiave, in questo caso, è la conoscenza delle corrette procedure da praticare, che può essere acquisita solo attraverso una formazione adeguata e la frequentazione di corsi certificati di primo soccorso. Ecco dunque una panoramica delle procedure salvavita più importanti e delle precauzioni da adottare.

Il massaggio cardiaco fa parte della procedura di rianimazione cardio-polmonare (RCP) e si utilizza quando una persona è in stato di arresto cardiaco, ovvero quando il suo cuore ha cessato di pompare sangue, portando alla perdita di coscienza e alla mancanza di respiro. Come si pratica:

Posizionare la vittima su una superficie rigida e rimuovere eventuali vestiti che coprono il torace.

Collocare le mani, una sull'altra, al centro del torace, con le braccia dritte e perpendicolari al corpo della vittima.

Effettuare compressioni profonde di 5-6 cm (negli adulti) a una frequenza di 100-120 battiti al minuto.

Alternare, se possibile, 30 compressioni toraciche a 2 insufflazioni.

Errori da evitare:

Non piegare i gomiti durante le compressioni, poiché riduce l'efficacia.

Evitare compressioni troppo deboli o interruzioni prolungate.

Non appoggiare la vittima su una superficie morbida come un letto, che compromette la pressione esercitata sul torace.

Il defibrillatore automatico esterno (DAE) è necessario in caso di arresto cardiaco con ritmi elettrici anomali come, ad esempio, la fibrillazione ventricolare. Come si pratica:

Accendere il dispositivo e seguire le istruzioni vocali.

Posizionare le piastre adesive sul torace come indicato.

Consentire al DAE di analizzare il ritmo cardiaco e, se necessario, erogare la scarica elettrica premendo il pulsante shock.

Errori da evitare:

Non toccare assolutamente la vittima durante l'analisi o la scarica.

Non posizionare le piastre sopra vestiti o accessori metallici.

Evitare di utilizzare il DAE su una persona che non è in arresto cardiaco. In caso di dubbio, meglio desistere e aspettare i soccorsi.

La Manovra di Heimlich si esegue in caso di soffocamento causato da un corpo estraneo che ostruisce completamente le vie aeree. I segnali tipici sono inequivocabili e richiedono un intervento immediato: la persona colpita spesso porta istintivamente le mani alla gola, cercando disperatamente di segnalare la difficoltà. Non è in grado di parlare o emettere suoni e la respirazione può essere completamente impedita o accompagnata da un rumore acuto e sibilante. 

La tosse, se presente, risulta debole e inefficace, incapace di liberare le vie respiratorie. Con il progredire dell’ostruzione, il viso della vittima può assumere un colorito bluastro, segno di una grave mancanza di ossigeno: è lo stato noto come cianosi. Nei casi più gravi, il soffocamento può portare rapidamente alla perdita di coscienza. Ai primi segnali, è fondamentale eseguire tempestivamente la Manovra di Heimlich. Procedura:

Posizionarsi dietro la vittima e cingerla con le braccia.

Formare un pugno con una mano, posizionarlo tra lo sterno e l’ombelico, e afferrarlo con l’altra mano.

Esercitare una serie di spinte rapide e decise verso l’alto fino a espellere il corpo estraneo.

Errori da evitare:

Non applicare pressione sulla gabbia toracica, che potrebbe causare fratture.

Mai effettuare la manovra su una persona che può tossire o respirare autonomamente.

Non proseguire con la manovra se la vittima perde conoscenza: in tal caso, iniziare la RCP.

La respirazione bocca a bocca è indicata in caso di arresto respiratorio, da sola o combinata con il massaggio cardiaco. Si pratica in questo modo:

Distendere la vittima su una superficie rigida e controllare che le vie aeree siano libere.

Sollevare la mandibola e piegare il capo all’indietro per aprire le vie respiratorie.

Chiudere il naso della vittima e insufflare aria nella bocca osservando il sollevamento del torace.

Ripetere con un ritmo di 15-20 insufflazioni al minuto. Se si esegue anche CPR, il rapporto tra compressioni toraciche e insufflazioni respiratorie è 30:2 negli adulti e 15:2 nei bimbi se si è addestrati; altrimenti resta 30:2.

Errori da evitare:

Non insufflare aria troppo energicamente

Non dimenticare di controllare che il torace si sollevi: se non accade, la posizione delle vie aeree potrebbe essere scorretta.

Evitare di eseguire la respirazione senza protezioni igieniche, se disponibili.


 

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