(fonte Gazzetta dello Sport)
Cervicalgie, reflusso, difficoltà respiratorie e mal di schiena possono essere ricondotte ad un malfunzionamento del diaframma. Le conseguenze coinvolgono la respirazione, la digestione e la stabilità della postura. Scopriamo questo muscolo “nascosto”.
DIAFRAMMA: ANATOMIA E DOVE SI TROVA—
Il diaframma è un muscolo a cupola situato tra la cavità toracica e quella addominale. Dal centro frenico hanno origine delle fibre a raggera che si inseriscono in tre diversi distretti: quelle sternali sull’apofisi xifoidea e nella parte bassa dello sterno; le costali sulle cartilagini costali e nelle coste (dalla settima alla dodicesima) fino a unirsi con quelle del muscolo trasverso; quelle lombari sulle vertebre lombari.
A CHE COSA SERVE IL DIAFRAMMA?— Il diaframma è definito motore viscerale. Con il suo movimento, ad ogni respiro, supporta la peristalsi, inducendo la mobilità e la motilità di fegato, intestino, reni e stomaco. Ma non è tutto qui. I pilastri del diaframma, infatti, sono essenziali per la stabilizzazione e la mobilità del tratto lombare. La sua funzione respiratoria si può riassumere così: se il diaframma non funziona correttamente, i polmoni non lavorano bene e il processo inspirazione-espirazione è compromesso.
DIAFRAMMA CONTRATTO: CAUSE E SEGNALI— Esistono molti fattori che possono influenzare tensione o una ridotta attivazione del diaframma, fino alla contrazione cronica del muscolo: traumi fisici come cadute o incidenti stradali; cicatrici chirurgiche a seguito di interventi al torace; gonfiore addominale da colon irritabile; sedentarietà; condizioni emotive stressanti che inducono ad accorciare il respiro. Questi i campanelli d’allarme per il diaframma contratto, che dovrebbero condurci da un osteopata: la pancia è incapace di gonfiarsi, i respiri profondi risultano difficili, le lombalgie, le tensioni interscapolari e i dolori intercostali sono frequenti; e, inserendo le dita dentro alla gabbia toracica, il muscolo è dolente.
DIAFRAMMA CONTRATTO: CAUSE E SEGNALI— Esistono molti fattori che possono influenzare tensione o una ridotta attivazione del diaframma, fino alla contrazione cronica del muscolo: traumi fisici come cadute o incidenti stradali; cicatrici chirurgiche a seguito di interventi al torace; gonfiore addominale da colon irritabile; sedentarietà; condizioni emotive stressanti che inducono ad accorciare il respiro. Questi i campanelli d’allarme per il diaframma contratto, che dovrebbero condurci da un osteopata: la pancia è incapace di gonfiarsi, i respiri profondi risultano difficili, le lombalgie, le tensioni interscapolari e i dolori intercostali sono frequenti; e, inserendo le dita dentro alla gabbia toracica, il muscolo è dolente.
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A physiotherapist massager man activates a diaphragm massage to a muscular client male athlete. Close-up. Small depth of field.
PERCHÉ IL DIAFRAMMA È IL MUSCOLO DELLA SERENITÀ— Viene definito così, il diaframma: un muscolo che riveste una grande importanza sul piano emozionale. In sintesi, il muscolo della serenità. Basti pensare che il suo funzionamento ottimale migliora la qualità del sonno, riduce lo stress, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, ottimizza la postura, riduce la sensazione di fatica, aumenta la performance, garantisce lucidità mentale e incenerisce l’ansia. Forse, chiamarlo “muscolo della serenità” è riduttivo.
