sabato 9 novembre 2024

LONGEVITÀ

IL RUOLO IMPORTANTE DEGLI ORMONI INTESTINALI 

(Fonte Gazzetta dello Sport)

Sull'importanza dell'asse intestino-cervello per la salute mentale tanto si è detto e scritto. E anche sul ruolo del microbiota, la flora che abita il nostro intestino, per la longevità. Ma un nuovo filone di ricerca sta gettando luce su un terzo attore fondamentale in questo complesso sistema: gli ormoni intestinali, molecole messaggere che potrebbero rappresentare l'anello mancante tra la salute del nostro apparato digerente e una vita più lunga e sana.

 

Alcuni ricercatori della Brown University hanno infatti scoperto che manipolando un ormone intestinale, il Neuropeptide F (NPF), potevano allungare la vita dei moscerini. L'NPF appartiene alla famiglia delle incretine, ormoni che regolano la produzione di insulina. La cosa interessante è che anche noi umani produciamo un ormone simile, il GLP-1, che svolge un ruolo comparabile. Nei moscerini funziona così: quando mangiano proteine, le cellule intestinali rilasciano NPF nel sangue. Quest'ormone raggiunge il cervello e innesca una catena di eventi: prima stimola la produzione di ormoni simili all'insulina, che a loro volta attivano l'ormone giovanile in un piccolo organo vicino al cervello. Quando i ricercatori hanno ridotto i livelli di NPF, i moscerini che seguivano una dieta proteica vivevano significativamente più a lungo degli altri. L'effetto era particolarmente evidente proprio con le diete ricche di proteine. In pratica, l'NPF sembra essere il collegamento tra quello che mangiano e quanto vivono, e manipolarlo permette di mitigare gli effetti di una dieta proteica sulla longevità. 

Noi umani non abbiamo l'ormone giovanile, ma il nostro GLP-1 fa cose simili con l'insulina. E qui viene il bello: farmaci come Ozempic e Wegovy, già usati per diabete e obesità, funzionano proprio imitando il GLP-1. Marc Tatar, che ha guidato lo studio pubblicato su PNAS, suggerisce che questi farmaci potrebbero (il condizionale è d'obbligo) influenzare anche la longevità. "Considerando come i farmaci che aumentano l'insulina, come gli agonisti del GLP-1, vengono utilizzati per curare il diabete e l'obesità, e dato ciò che abbiamo scoperto sulla relazione tra insulina e invecchiamento nei moscerini, potrebbe essere giunto il momento di considerare come questi potrebbero influenzare l'invecchiamento umano".


 

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