domenica 20 ottobre 2024

UOMO DICHIARATO MORTO SI RISVEGLIA MENTRE STANNO PER ASPORTARE GLI ORGANI

SUCCEDE NEGLI USA

Un horror che prende vita...Si potrebbe definire così la storia che ha come protagonista Anthony Thomas "TJ" Hoover II. Un uomo del Kentucky che, a seguito di un'overdose, era stato dichiarato cerebralmente "morto", ma che si è risvegliato mentre i chirurghi stavano per asportagli gli organi. A rivelare l'incredibile vicenda, accaduta nel 2021, è stata la sorella, Donna Rhorer. "I suoi occhi - ha detto - si muovevano, ma i medici mi dissero che erano solo riflessi". Un caso finito sotto la lente d'ingrandimento del governo federale e statale, che ora indaga per fare chiarezza.
L'arrivo in ospedale Hoover era stato portato al Baptist Health Hospital di Richmond, in Kentucky. I medici avevano subito detto ai suoi parenti che era "privo di riflessi o attività cerebrale" e alla fine avevano deciso di staccarlo dal supporto vitale. Il personale della struttura aveva, poi, riferito ai familiari che Hoover aveva dato il consenso a donare i suoi organi in caso di morte. Per onorare i suoi desideri, l'ospedale aveva verificato quali fossero idonei alla donazione e la struttura aveva persino organizzato una cerimonia in suo onore.
"Chi sono per andare contro i medici?" "Durante la sua passeggiata d'onore (quella che si tiene per onorare i donatori di organi in vari ospedali in tutto il mondo, ndr) - ha raccontato la sorella - i suoi occhi hanno iniziato ad aprirsi. Stava seguendo". "I suoi occhi - prosegue - ci seguivano in giro. Ci hanno detto che erano solo riflessi, solo una cosa normale". "Nel profondo del mio cuore, sapevo che stava succedendo qualcosa, ma l'ho paragonato a Davide e Golia. Chi sono io per andare contro il sistema medico?", ha aggiunto Rhorer.
Il risveglio E, così, arriva il giorno del prelievo: "Dopo circa un'ora, il dottore è uscito e ci ha preso da parte. Ha detto che non era pronto. Si era svegliato" ha svelato la donna. Hoover è stato quindi dimesso, con la previsione dei medici che non sarebbe vissuto a lungo. A tre anni di distanza Hoover è ancora vivo e sua sorella se ne sta prendendo cura.
Per quanto surreale, non sarebbe la prima volta che in America accade un episodio del genere. La sorella, infatti, non ha saputo i dettagli della vicenda fino al gennaio di quest'anno, quando fu contattata da un membro della Kentucky Organ Donor Affiliates, che si occupa di raccogliere testimonianze di casi simili perché ottengano giustizia e perché vengano inaspriti i controlli delle OPO (organizzazioni no-profit per il reperimento degli organi). Un caso finito sotto indagine da parte dell'ufficio del procuratore generale del Kentucky.

 

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