martedì 8 ottobre 2024

DALLO STRETTO DI MESSINA A TRENTO

JAAN ROOSE CAMMINERÀ SU UN FILO SOPRA PIAZZA DUOMO

(fonte Gazzetta dello Sport)

Jaan Roose è un uomo che non conosce limiti. Quando si trova ad alta quota, su una fettuccia di poliestere o nylon, non teme confini, altezze, ostacoli o lunghezze. Così, un passo dopo l’altro, il 32enne estone si è imposto nello slackline, diventando il migliore del mondo in questa pratica. Detentore di tre campionati del mondo e unico ad aver realizzato un double backflip, Roose ha portato il suo sport a un livello inimmaginabile per i suoi predecessori.

Ha aumentato le distanze che si possono percorrere, ha aggiunto acrobazie spettacolari, è salito sempre più in alto, a un passo dal cielo. Fino ad arrivare a compiere l’impresa più importante fatta nello slackline: attraversare lo Stretto di Messina. Di quella magica giornata e di tutte le tappe più importanti della sua carriera, Roose ne parlerà al Festival dello Sport di Trento.

LA CARRIERA—  Jaan conosce lo slackline a 18 anni, quando partecipa a un concorso video, il “King of Slackline”. Con una gamba rotta a causa del parkour, riesce a qualificarsi secondo. Inizia ad allenarsi nelle foreste della sua terra dopo la scuola, senza mai smettere. Roose sa che quella è la sua strada e così lascia il suo lavoro al Dubai Circus per dedicarsi totalmente allo slackline. Dal 2020 in poi gira il mondo, lasciando sempre il segno. Con “Makeba” di Jain, la sua canzone preferita, in sottofondo, attraversa i grattacieli a Sarajevo a 100 metri d’altezza; a Vilnius cammina in equilibrio su una slackline installata su un rimorchio trainato da un camion in movimento. Con il passare degli anni, a distanze e altezza si sono aggiunte altre difficoltà. Sopra una slackline sull’antico oceano, in Kazakistan, combatte contro i 50 gradi. A Valaste, a casa sua, attraversa le cascate con una fettuccia con un’angolazione di 13 gradi e temperature basse. A Rotterdam, due anni fa, in una slackline che collegava due grattacieli, lunga 625 metri, ha fronteggiato un dislivello di 35 metri. 

LO STRETTO DI MESSINA—  Roose è un’ispirazione per chi pratica lo slackline perché è un innovatore. Cambia sempre le regole del gioco, alzando sempre di più l’asticella. Lo ha fatto anche a luglio, quando ha provato ad attraversare lo Stretto di Messina. 3640 metri, quelli che separano la Calabria e la Sicilia, a 200 metri d’altezza e su una corda di 1,9 cm. L’obiettivo era chiaro: battere il record del mondo, fermo a 2,7 km. Quel 10 luglio è stato preceduto da ore di allenamento, camminando avanti e indietro per brevi distanze su delle corde fissate nel giardino di casa sua. Dopotutto, la ripetizione è il segreto della perfezione. Una perfezione che ha sfiorato ma che è sfumata a 80 metri dal traguardo finale, quando è caduto dalla fettuccia. Si è subito rialzato e ha finito quel tratto che gli mancava. A causa di quella caduta il record del mondo non è arrivato, ma le persone che l’hanno guardato lì in Sicilia lo hanno acclamato. Il mondo stava assistendo a un evento leggendario, non solo per lo slackline. 

LO SHOWMAN—  Lo Stretto di Messina, per quanto epico, non poteva essere l’ultima opera di questo 2024. A Jaan Roose non bastava attraversare due regioni, lui voleva scavallare i continenti. Ha deciso così di attraversare il Bosforo. È partito dall’Asia per arrivare in Europa, percorrendo 1074 metri in 50 minuti. Un’altra impresa che ha reso pop star un uomo che ha conosciuto di persona sia il pop sia le star. È stato sui set di Assassin’s Creed e Wonder Woman, dove ha fatto da controfigura alle stelle di Hollywood, ed è stato in tour con Madonna, animando i suoi concerti con le sue acrobazie. Jaan Roose è un uomo che sa fare show: a Trento lo dimostrerà domenica prossima (ore 14) camminando sopra piazza Duomo per circa 140 metri su un filo collocato a 30 metri di altezza.


 

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