(fonte Gazzetta dello Sport)
I cosiddetti “wearable devices” sono dispositivi elettronici che, grazie allo sviluppo tecnologico, ci permettono di ottenere numerose metriche relative allo stile di vita o all’allenamento. Tuttavia, le potenzialità delle informazioni raccolte per ottenere un effettivo miglioramento dello stato di salute o per rendere più efficace l’allenamento sono spesso sottovalutate. Infatti, se consideriamo lo stile di vita, la corretta interpretazione del numero di passi o le caratteristiche del sonno può aumentare la consapevolezza delle nostre abitudini per permetterci poi di adottare accorgimenti nei confronti di eventuali stili di vita errati.
"Da un punto di vista dell’allenamento con una finalità salutistica, spesso non si prende in considerazione l’utilizzo della frequenza cardiaca come strumento per determinarne l’intensità. Infatti, impostando correttamente le zone di allenamento basate sulla frequenza cardiaca è possibile, per esempio, svolgere attività all’intensità ottimale per utilizzare i grassi a scopo energetico" spiega Luca Demolli, tecnico sportivo e fitness trainer del Centro Ricerche Mapei Sport.
"Esistono poi dispositivi che possono essere indossati per una settimana e grazie ad un accelerometro permettono di ricostruire interamente lo stile di vita di una persona per poi fornire indicazioni per ottimizzare il processo di allenamento in termini di tempo ed efficacia. Per questo non sottovalutiamo le informazioni ottenute da questi dispositivi che spesso indossiamo quotidianamente" continua l'esperto nell'ultima puntata di Cubetti di Sapere.