(fonte Gazzetta dello Sport)
Le proteine rappresentano un nutriente fondamentale, assicurano la crescita e il rinnovamento dei tessuti, sono alla base del sistema immunitario, degli enzimi e di molti ormoni. "Sono importanti sia per i calciatori professionisti sia per gli amatoriali. Un essere umano che non pratica sport ha un fabbisogno proteico di circa 0,8/1 grammi per kg corporeo, tenendo in considerazione il peso forma. Un calciatore professionista ha un fabbisogno quasi doppio, pari a 1,8/2 grammi per kg corporeo. Questo incremento è legato alla degradazione muscolare superiore presente nell’atleta" spiega Emanuele Menozzi, nutrizionista di MioDottore. Un calciatore porta allo stremo quasi tutti i giorni i suoi arti inferiori, causando piccole lesioni ai tessuti muscolari. Queste lesioni saranno in seguito riparate durante la fase di riposo, proprio dalle proteine, che andranno a ricostruire un nuovo tessuto muscolare, rendendolo più forte e performante. Durante un allenamento o una partita ad alta intensità, nel caso in cui finissero le scorte di zuccheri, l’organismo convertirà grassi e proteine in glucosio per avere energia pronta all’uso" . Capiamo quindi bene l’importanza delle proteine, da calibrare senza esagerare. "Un deficit potrebbe causare rallentamenti nel recupero, portare a infortuni anche gravi. Un calciatore amatoriale avrà un fabbisogno ridotto rispetto a un professionista, vista la minor intensità e l'impegno fisico".
Sono presenti in vari alimenti: cereali, uova, latticini, carne, pesce, legumi, alcune verdure. "Le migliori dal punto di vista biologico, ovvero quelle che beneficiano di amminoacidi essenziali, sono quelle di carne, uova, latticini. È sufficiente unire cereali e legumi per avere un pasto completo, ricco di proteine nobili, ottimi sostituti dei prodotti animali. Gli alimenti da preferire dunque sono il pesce, le carni bianche, i latticini magri, le uova e i legumi. Le carni elaborate o salate sarebbero da evitare, in quanto portano più danni che benefici. Importante, infine, sfatare anche alcuni miti come quello della bresaola per i calciatori: oltre ai conservanti, contiene circa 4% di sale in 100 grammi, la razione per un giorno intero. È consigliabile quindi consumarla con moderazione" specifica il dottor Emanuele Menozzi.Le proteine in polvere sono un valido alleato per un calciatore, praticamente indispensabili, perché senza di loro il fabbisogno proteico sarebbe difficilmente raggiungibile. "Il momento migliore per integrarle è subito dopo l’allenamento o la partita. I muscoli si trovano in una situazione di stress, danneggiati e stanchi. Utilizzando una proteina in polvere a rapido assorbimento come una isolata, ritarderà di poco la sua digestione e darà così inizio immediato alla riparazione muscolare. Nel caso si attendesse di fare un pasto classico, il processo di riparazione tarderebbe molto di più, causa tempi di digestione, posticipando il recupero. Le dosi di assunzione sono da impostare con l’atleta, nel contesto di una alimentazione bilanciata. Raccomando di non esagerare. Un eccesso, oltre che inefficace, potrebbe causare affaticamento a reni e fegato, organi implicati nella digestione e smaltimento delle scorie prodotte dalla degradazione proteica. Rispettare le percentuali è importante. Rivolgersi a un professionista del settore potrebbe portare svariati benefici sulla performance individuale" conclude il dottor Emanuele Menozzi.