(fonte Gazzetta dello Sport)
Finalmente Luna Rossa chiude i conti con American Magic. La barca italiana, al quarto match point, conquista il punto che la catapulta alla finale di Louis Vuitton Cup (al via il 26 settembre). C’era preoccupazione per i precedenti tre tentativi andati a vuoto e soprattutto c’era il timore che la rottura del carrello della randa di ieri- prontamente riparate nella notte – lasciasse scorie strutturali sulla barca e psicologiche nel team.
Invece team Prada Pirelli ha dimostrato il proprio valore conducendo una regata di testa convincente. Alla partenza Luna Rossa sceglie di partire sopravento, va a virare prendendosi il lato destro del primo lato e al secondo incrocio con mure a dritta passa sotto ad American Magic, va sul lato sinistra e si prende un bel vantaggio: 20” di vantaggio dopo la prima bolina. Il vantaggio resta praticamente invariato dopo la prima poppa (21”) mentre scende a 8” al terzo cancello. Bruni e Spithill - ieri in barca con i trimmer Tesei e Molineris e cyclor Voltolini, Rosetti, Liuzzi e Gabbia – rimettono margine con la barca Usa grazia a una poppa dove trovano un buon salto di pressione (punte a 40 nodi) e al quarto cancello il vantaggio torna di 22”. La barca convince, vola nel mare di Barcellona e certifica la qualificazione con un’ultima esaltante bolina: all’ultimo cancello il vantaggio è di 51” e l’ultimo lato di regata è in assoluto controllo con Bruni che guida ogni chiamata con grande carisma.
PIÙ GUSTO-
“Bravi, bravi, andiamo!”, il grido di Francesco Bruni all’ultima manovra. Tutta la tensione dei ragazzi della Luna viene sfogata in urla di gioia: il challenger presieduto da Patrizio Bertelli conquista la quinta finale del torneo sfidanti dopo quelle del 2000, 2007, 2013 e 2021. “C’è più gusto, molto più gusto” continua a gridare Bruni”. Dal 26 settembre quindi via alla finale di Louis Vuitton Cup contro Ineos Britannia, la stessa rivale della finale 2021. “Sfruttata tutta la pressione che c’era sul campo di regata e abbiamo conquistato quello che volevano. Sono state 24 ore dure per il nostro team alla base che ha dovuto sistemare la rottura. Non è stata una notte facile, è stata dura superare quello che è successo ma ci siamo riusciti”. La Luna ha sbandato ma non è crollata. Il sogno continua. L’America’s Cup, la brocca d’argento resta quell’ossessione che tutto il team vuole conquistare.
