sabato 28 settembre 2024

CORRI E IL TUO BACINO CEDE DA UN LATO?

COME FARE PER EVITARE INFORTUNI

(fonte Gazzetta dello Sport)

A fine luglio di quest'anno è uscito un interessante studio scientifico sviluppato in concomitanza dalle Università di Seoul e dalla Harvard Medical School di Boston. L'obiettivo era analizzare la postura di corsa dei runner. Utilizzando una semplice telecamera con analisi del movimento, ma senza l'utilizzo di sensori. In modo da facilitare la valutazione posturale della corsa in maniera rapida e veloce associandola agli infortuni dei runner.

I RISULTATI—  Di molteplici posture caratteristiche della corsa sono emersi, come predittori di infortuni, la differenza nell'elevazione tra le due anche e l'anteposizione eccessiva della testa. L'elevazione dell'anca è stata valutata attraverso l'inclinazione a sinistra e a destra del bacino in fase di carico monopodalico. Una differenza tra i due lati maggiore di 3° era fortemente sintomatologica di infortunio. I fattori contribuenti si sono ritrovati nella ridotta forza del medio gluteo controlaterale al cedimento. In una limitata flessibilità e mobilità di un'anca per problematiche articolari o muscolotendinee. Infine, nelle asimmetrie della forza delle due gambe. Studi precedenti affermano che il cedimento controlaterale del bacino è un importante parametro correlato a infortunio.

CEDIMENTO DEL BACINO—  In fase di carico monopodalico durante la corsa i glutei (sopratutto il medio gluteo) mantengono il bacino orizzontale. La loro impotenza si visualizza con un cedimento dal lato opposto del bacino. Questo aumenta la tensione della banda laterale ileotibiale (aumentando il rischio di Sindrome della bandelletta) che può spostare lateralmente la rotula stressando l'articolazione femororotulea (sindrome femoro-rotulea). Inoltre sposta il centro delle forze di reazione al suolo medialmente sulla rotula, intraruotando la tibia e favorendone la tendinite achillea e la periostite tibiale. Vediamo quindi come un cedimento del bacino originato da un impotenza del medio gluteo potrebbe portare a molteplici lesioni caratteristiche dei runner.

ALTRE SCOPERTE—  L'inclinazione del tronco in avanti, supportata da un buona forza del core e da una stabilità dei muscoli erettori spinali, permette una maggiore efficienza posturale nell corsa. In questo studio si è però visto che se l'inclinazione anteriore è prevalentemente della testa e non di tutta la colonna toracolombare il rischio d'infortunio aumenta. Perchè porta all'estensione del ginocchio e alla dorsiflessione di caviglia durante l'appoggio del piede allontanando il centro di massa dal punto di carico (Overstriding). Inoltre si è visto che il tipo di appoggio del piede, tallone o meso/avampiede, è inifluente sul rischio d'infortunio. Invece è l'overstriding che ne aumenta il rischio.

PREVENZIONE—  Questa ricerca aiuta il runner attraverso la semplice valutazione di due parametri (cedimento del bacino e anteposizione della testa) a indirizzarsi verso lo specialista per prevenire lesioni future. In questi casi il rinforzo dei glutei con squat e affondi diventa l'obiettivo preventivo principale 

Correggere inoltre la postura della testa con manipolazioni ed esercizi specifici di allungamento delle catene muscolari posterori della colonna vertebrale permette di correre senza problemi


 

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