(fonte Gazzetta dello Sport)
Si stima che circa 15 milioni di italiani soffrano di cervicalgia, comunemente nota come cervicale. Una condizione che si manifesta con sintomi che vanno dal semplice fastidio a dolori debilitanti. Ma cosa causa esattamente la cervicalgia? E soprattutto, chi ne soffre deve rinunciare a fare sport? Per rispondere a queste e altre domande, abbiamo intervistato Francesco Giudice, personal trainer presso Aspresso Roma e esperto nel campo del recupero funzionale.
Quali sono le cause principali del dolore cervicale?
"Il dolore si presenta spesso in persone che hanno la zona dei trapezi e la zona cervicale molto tesa. Può essere il risultato di uno squilibrio muscolare tra il trapezio superiore e quello inferiore. Anche una scapola che non si muove correttamente può influire negativamente sulla cervicale. Un altro fattore importante è la debolezza dei muscoli flessori del collo, quelli che avvicinano il mento al petto. Condizione molto comune questa, specialmente in persone che trascorrono molte ore al computer, assumendo una postura scorretta con la testa in avanti".
Quali sono i sintomi associati alla cervicalgia?
"Oltre al dolore al collo, la cervicalgia ha una serie di sintomi correlati come vista offuscata, vertigini e mal di testa. Questi sono solo alcuni dei possibili effetti nei casi più gravi".
Ci sono esercizi che possono alleviare il dolore cervicale?
"Il trattamento deve essere personalizzato, ma in generale il consiglio è quello di fare esercizi di rinforzo per il trapezio medio e inferiore, così come per i muscoli romboidei e gli extra-rotatori delle spalle. La self-myofascial release per il trapezio superiore, usando una pallina dura per massaggiare la zona, può essere molto utile. È importante anche lavorare sulla postura e sulla mobilità della scapola, nonché sul centro schiena per contrastare l'ipercifosi. Infine, sono fondamentali gli esercizi per rinforzare i flessori del collo. All'inizio eviterei in palestra gli esercizi che portano le braccia sopra la testa e mi concentrerei sul lavoro di postura, sui muscoli romboidei e sul dentato anteriore".
Cos’è invece la stenosi cervicale e come si tratta?
"La stenosi cervicale è un restringimento del canale spinale che può comprimere il midollo spinale, causando vari problemi. Nelle forme più gravi potrebbe richiedere un intervento chirurgico per ampliare lo spazio per il midollo spinale. Tuttavia, anche dopo un intervento, è possibile migliorare la funzionalità attraverso esercizi mirati. Ad esempio, gli esercizi di neural glide possono aiutare a migliorare lo scorrimento dei nervi che collegano la zona cervicale alle dita delle mani. Questo, combinato con esercizi respiratori e di mobilità toracica, può portare a un significativo miglioramento della funzionalità".
Insomma, è possibile fare sport o allenarsi con problemi cervicali?
"Assolutamente sì, ma è fondamentale un approccio graduale e personalizzato. Nelle prime fasi potrebbe essere necessario evitare certi movimenti o esercizi, ma l'obiettivo è sempre quello di ripristinare una buona funzionalità. Per quanto riguarda gli esercizi per le spalle, si può iniziare con spinte orizzontali e progressivamente passare a inclinazioni maggiori fino ad arrivare alla spinta verticale. Esercizi come alzate laterali o per i deltoidi posteriori possono essere utili perché non portano l'omero al di sopra della testa".
Quanto conta l'atteggiamento mentale nel trattamento dei problemi cervicali?
"È cruciale. Molte persone coltivano la convinzione che la loro schiena o il loro collo siano "deboli" o "danneggiati", limitando inutilmente le loro attività. Ma invece è importante capire che il nostro corpo è molto più resiliente di quanto pensiamo. Con la giusta guida, la maggior parte delle persone può migliorare significativamente la propria condizione. Fino a diventare autonome nel gestire la propria salute, senza dipendenza dai trattamenti".