TRA I PIÙ GRANDI DI SEMPRE(fonte Gazzetta dello Sport)
Mancano 100 chilometri all'arrivo, quattro giri alla conclusione. C'è Primoz Roglic in testa al gruppo, maglia verde della Slovenia, ha appena vinto la sua quarta Vuelta, stavolta in versione gregario. E poche decine di metri dopo, ecco un'altra maglia verde che parte. Tadej Pogacar? Sì, proprio lui. Ma come, si muove così presto? Siamo sulla prima salita del circuito, Zurichbergstrasse, 700 metri al 17%. Gli occhi luccicano. Il re di tutto, il campione dei grandi giri, l'uomo che ha eguagliato Marco Pantani 26 anni dopo nella doppietta Giro d'Italia-Tour de France, sorprende tutti. E dopo 100 km all'attacco, prima da solo, poi in un gruppetto di fuggitivi che aveva raggiunto, quindi a 77 km dal traguardo in testa insieme con il francese Pavel Sivakov (suo compagno di squadra alla Uae Emirates!), e infine gli ultimi 51,5 km da solo (due giri del circuito), ecco il suo trionfo sul lungolago di Zurigo. Con un brivido nell'ultimo giro quando inizia ad accusare la fatica, si gira spesso indietro, e Evenepoel e Van der Poel si avvicinano a 40" a 13 km dall'arrivo. Al traguardo Pogacar vince dopo 6.27'30" alla media di 42,410 km/h; argento all'australiano Ben O'Connor a 34"; bronzo all'olandese Mathieu Van der Poel a 58", quarto il lettone Skuijns e quinto Remco Evenepoel.