La carta da parati gialla e altri racconti di Charlotte Perkins Gilman, pubblicato da Lorenzo de’ Medici Press, è una raccolta potente e significativa che continua a risuonare attuale. Gilman, una delle figure chiave nella letteratura femminista, utilizza la sua penna per sfidare le convenzioni sociali e promuovere l’uguaglianza di genere.
Il racconto principale, La carta da parati gialla, pubblicato per la prima volta nel 1892, è una critica feroce delle aspettative di genere e un’esplorazione della lotta per l’autodeterminazione della donna. Basato sull’esperienza personale di Gilman, il racconto descrive una donna costretta a seguire una “cura” per la depressione post-partum che la conduce lentamente alla pazzia, riflettendo così la mancanza di comprensione e l’oppressione a cui le donne erano sottoposte.
Questa raccolta non si limita a raccontare la sofferenza, ma diventa una denuncia vibrante dei soprusi e delle ingiustizie subite dalle donne. I nove racconti inclusi, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in italiano, mettono in luce una vena letteraria autentica e incisiva, priva di vincoli retorici e focalizzata su un messaggio morale di grande rilevanza.
Charlotte Perkins Gilman, nata nel 1860, si è trasformata in una paladina dei diritti sociali partendo dalle sue dolorose esperienze personali. La sua lotta contro i pregiudizi e le sopraffazioni è stata instancabile e il suo messaggio, forte e diretto, continua a essere di scottante attualità. Gilman non si limitò a scrivere, ma fu anche un’attivista impegnata accanto alle suffragette e nella lotta per l’abolizione delle leggi razziali, dimostrando un impegno globale per l’uguaglianza.
Oltre ai racconti, Gilman ha pubblicato numerosi saggi, articoli, poesie e altri scritti. Il suo saggio Women and Economics del 1898 rimane un’opera fondamentale nella discussione sul ruolo economico delle donne nella società.