martedì 20 agosto 2024

FATE ATTENZIONE IN SPIAGGIA

SE LI VEDETE NON TOCCATELI MAI

Passeggiando sulla riva del mare si vedono tantissime cose curiose, tra castelli di sabbia, gusci di conchiglia, granchi che scappano fino alle alghe e ai rifiuti. Alle volte si notano anche oggetti più strani. Ciò che non si conosce, però, nasconde delle insidie o delle cose da sapere e sarebbe bene non toccare mai qualcosa di cui non si sa l’origine. Delle formazioni molli, per esempio, potrebbero essere meduse potenzialmente pericolose. In spiaggia si potrebbero poi vedere degli agglomerati simili a un nastro che sembrano duri ma al tatto sono, in realtà, gommosi. Questi cumuli di sabbia non andrebbero mai toccati.

Cosa sono i “nastri” di sabbia e perché non bisogna toccarli

Sulla sabbia, di solito in spiaggia dove ci sono anche le alghe, capita di vedere delle formazioni all’apparenza dure ma gommose al tatto. Sono delle strisce disposte a semicerchio con il bordo ondulato. Spesso vengono scambiate per rifiuti di plastica insabbiati, ma la verità è un’altra e ha a che fare con la natura. Si tratta infatti delle uova di un gasteropode chiamato “Neverita Josephinia”, noto anche come “natica”.

Da aprile a giugno l’animale depone centinaia di uova sulla sabbia ammassate in questi strani nastri sabbiosi che, come si vede nelle suggestive foto di Biologia Marina, il progetto di divulgazione del Sub Rimini Gian Neri, sono lunghi circa 6 cm e larghi 3 cm, con il margine inferiore ondulato. Queste formazioni vengono costruite con della sabbia agglutinata a un muco secreto dall’animale stesso. Se osservate in controluce, le strisce mostrano all’interno il loro contenuto fatto di minuscole uova della gradezza di 1-2 mm. Queste si schiudono in estate quando la temperatura dell’acqua è più calda. Toccare le strisce ondulate non è pericoloso per l’uomo, ma per le uova che contengono che potrebbero essere danneggiate.

Cos’è la Neverita Josephinia e dove vive

Come detto, le uova sono deposte dalla Neverita Josephinia, un gasteropode che vive in fondali bassi, fino a circa 10 metri di profondità, e si ciba di altri molluschi. Si muove alla ricerca di prede e non appena ne trova una, si aggrappa a questa perforando la sua conchiglia con dei movimenti rotatori della radula, una struttura dentata presente all’interno della bocca, mangiando l’animale al suo interno. I forellini che troviamo su alcune conchiglie in spiaggia sono proprio il segno dell’attacco della Neverita Josephinia.

Questo gasteropode è molto diffuso nel Mediterraneo, in particolare nel Mare Adriatico. Ha un guscio tra i 2 e i 5 cm molto simile a quello delle chiocciole. Per il suo aspetto viene spesso scambiata per una conchiglia e il colore è solitamente sul marrone scuro. Al tatto appare liscio e la superficie è decorata da diverse righe concentriche. Dall’apparenza innocua, la Neverita è in realtà un accanito predatore.

 

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