(fonte Gazzetta dello Sport)
Clamoroso gesto di protesta del Settebello, che ha deciso di voltare le spalle agli arbitri prima di Italia-Spagna valida come semifinale per il quinto posto. L'obiettivo è World Aquatic, che ha rigettato il ricorso per la ripetizione della partita dei quarti persa ai rigori ma originata da un gol annullato e da un'espulsione per brutalità inesistente da parte di Condemi. Durante gli inni, i giocatori azzurri hanno giocato i primi quattro minuti con l'uomo in meno e hanno lasciato il gioco agli spagnoli. Alla nazionale italiana della pallanuoto quanto accaduto nel quarto di finale contro l'Ungheria e le successive motivazioni da parte della giuria d'appello di World Aquatic, non sono affatto piaciute. L'Italia aveva chiesto una accurata revisione della decisione della partita e del fallo di Francesco Condemi, chiedendo la possibilità di rigiocare il match. Stando agli ambienti della pallanuoto azzurra l'inflessibilità della Federazione internazionale nuoto va ricercata anche nel braccio di ferro che si protrae da alcuni con il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli.
Dopo la protesta all'inizio del match quando, durante l'inno, la squadra aveva voltato le spalle alla giuria, l'Italia ha poi voluto disputare l'inizio della partita in inferiorità numerica per protesta nella semifinale per il quinto posto con la Spagna. Nelle azioni di attacco degli spagnoli, infatti, un giocatore azzurro si disinteressa dell'azione difensiva. La protesta è durata 4', gli stessi in cui Condemi è stato ingiustamente punito nella gara valida per i quarti di finale contro l'Ungheria che ha provocato vibranti proteste dell'Italia fino al ricorso al Tas, respinto.