sabato 29 giugno 2024

COPPA AMERICA

RISCATTO BRASILE, AVANTI LA COLOMBIA

Buona la seconda per il Brasile, che rialza la testa grazie a un Vinicius in versione deluxe. La Seleçao di Dorival Junior archivia rapidamente lo scialbo esordio contro la Costarica e ritrova il gusto della vittoria regalandosi una goleada fondamentale in ottica qualificazione contro il Paraguay, vittima di fatali e grossolani errori. All’Allegiant Stadium di Paradise, Nevada, brilla un Vinicius in grande spolvero, che consente al Brasile di chiudere i conti grazie a un micidiale uno-due tra il 35’ e il 45’. Chiude il 4-1 verdeoro Paquetà, a segno su rigore dopo l’errore (sempre dal dischetto) nel primo tempo. Nel finale di gara in campo anche il neo-juventino Douglas Luiz, che “costringe” il Paraguay in dieci dopo un calcione di Cubas (rosso diretto all’81’). Prosegue senza intoppi la corsa della Colombia, che passeggia contro la Costarica staccando il pass per i quarti con una giornata d’anticipo. Le reti di Diaz, Sanchez e Duran decidono il 3-0 dello State Farm Stadium con cui i Cafeteros raggiungono il 25° risultato utile consecutivo. Ancora una volta protagonista James Rodriguez, che confeziona il terzo assist in due partite. 

TENSIONE E RISCATTO—  La voglia di ripartire della Seleçao è tanta e lo si vede sin dalle primissime battute. Salvo i due centrali, il Brasile si riversa nella metà campo avversaria e prova a sfondare con rapide sponde, tagli e inserimenti. Il più pimpante, lo si capisce dopo una manciata di minuti, è Vinicius, spina nel fianco dell’intero pacchetto arretrato paraguaiano. L’asso del Real si concede anche qualche lusso, di quelli che finiscono per far saltare i nervi in campo, e a fine primo tempo si scaldano gli animi. Chiedere per conferme a Militao e Morinigo, graziati dall’arbitro dopo un acceso confronto condito da spintoni e sedato (anche) dall’intervento di Danilo. Ma a quel punto per il Paraguay è già notte fonda. E non solo per meriti verdeoro. Perché Bobadilla non sfrutta nemmeno una delle due ghiotte occasioni costruite nei primi 15’ (spettacolare intervento di Alisson sulla prima), e perché i pasticci in difesa e a centrocampo si ripetono con troppa frequenza. Il primo alla mezzora, colpa di un braccio alto di Cubas, ma Paquetà spreca tutto dagli undici metri calciando a lato. Il secondo al 43’, frutto di una palla persa che consente a Savinho di piazzare un facile tap-in per il suo primo gol in nazionale. Pochi istanti prima del riposo, infine, arriva anche il terzo pasticcio albirrojo che lancia Vinicius verso la doppietta personale, esattamente dieci minuti dopo lo splendido gol con cui aveva aperto le danze. Lo strapotere verdeoro produce dei primi 45’ produce almeno altre tre grosse occasioni e una traversa piena di Guimaraes. Eppure, per la Seleçao c’è comunque da sudare. Perché il Paraguay abbozza la reazione a inizio ripresa sulla scia del “golazo” di Alderete che accorcia le distanze (sinistro al volo da 30 metri). Fortuna che Alisson fa la sua, bravo soprattutto su un tentativo di Enciso. Poi un altro rigore, il secondo della serata, figlio di un altro tocco di mano, e stavolta Paquetà non sbaglia. Per l’Albirroja è la resa, che all’81’ viene anche macchiata dal rosso diretto sventolato a Cubas per un calcione al nuovo entrato Douglas Luiz. Il 4-1 finale consente al Brasile di mettere un piede nei quarti, ma tutto passa dalla prossima sfida contro la Colombia. 

COLOMBIA SCHIACCIASASSI—  La Colombia continua a correre spedita. Tutto fin troppo facile per i Cafeteros, che contro la Costarica portano a casa la 20ª vittoria nelle ultime 25 uscite grazie a un gioco fresco, spumeggiante e allo stesso tempo terribilmente efficace. Pochi fronzoli, meccanismi oliati, idee chiare e, ciliegina sulla torta per la truppa di Lorenzo, i palloni con il contagiri di James Rodriguez, autore di un altro assist dopo i due confezionati all’esordio. Per i “Ticos” c’è ben poco da fare, anche perché Sequeira non è in vena di miracoli come qualche giorno fa. Non solo, mentre la Colombia macina gioco e occasioni grazie alla spinta di Diaz e Arias e l’abilità sulle palle da fermo, la squadra di Alfaro fa harakiri consegnandosi dopo mezzora di gioco: decisivo un rovinoso intervento dell’estremo difensore costaricano su Cordoba, che porta Diaz a trasformare il conseguente rigore con un preciso destro all’incrocio. La resa dei centroamericani è immediata, tanto che Vargas chiuderà la serata sporcandosi i guanti in appena una occasione. Alla Colombia serve giusto qualche accelerazione per affacciarsi dalle parti di Sequeira e, allo scoccare dell’ora di gioco, decide di affondare il colpo e chiudere la pratica. merito di un perentorio stacco a centro area di Sanchez che vale il raddoppio, solo quattro minuti prima del definitivo 3-0 firmato da Duran su preciso suggerimento di James. Ai Cafateros basterà adesso un pareggio contro il Brasile per assicurarsi il primato del gruppo D e piazzarsi dalla parte più facile del tabellone. 

 

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