di Michele Cappello (fonte Gazzetta dello Sport)
Vivere al meglio significa anche seguire stili di vita sani ed equilibrati. Non è uno scrupolo eccessivo: evitare eccessi malsani può portare a vivere fino a 5,5 anni in più anche in presenza di predisposizioni genetiche. È ciò che hanno scoperto alcuni ricercatori in uno studio pubblicato su BMJ Evidence-Based Medicine: 350mila persone sono state osservate nell'arco di 13 anni, tenendo conto della loro genetica, della loro educazione, della situazione socioeconomica e della loro storia medica.
Non è un segreto che fumare faccia male. Condurre una vita da non fumatore è uno degli elementi più importanti quando si parla di longevità. Fumare può infatti condurre a diversi tipi di tumore, tra cui quello polmonare, ma anche del cavo orale, dell’esofago, del pancreas o del colon. Aumenta inoltre il rischio di malattie cardiovascolari. I non fumatori sono pertanto meno esposti al rischio di morte prematura.
Muoversi fa bene al corpo e alla mente. E aiuta a vivere più a lungo, secondo lo studio pubblicato in BMJ Evidence-Based Medicine. Tra le persone coinvolte nella ricerca, quelle risultate meno esposte a rischi rientrano anche nei parametri delle linee guida per l’attività fisica stilate negli Stati Uniti. Uno dei suggerimenti è quello di fare due allenamenti legati alla forza a settimana e almeno 150 minuti di attività fisica leggera.
È un tema sempre più discusso e sul quale c’è molta più consapevolezza al giorno d’oggi. Il riposo è fondamentale per una vita sana e longeva. Dare il tempo a corpo e mente di ricaricarsi al meglio è una buona abitudine: secondo lo studio, le persone con i risultati migliori sono anche quelle che riescono a dormire almeno 7-8 ore a notte.
Riposo, allenamento e dieta sono tre punti chiave nel benessere delle persone. Non si intende per forza un piano alimentare rigido e pieno di sacrifici, quanto invece un’alimentazione consapevole e sana che segua i giusti principi. Frutta e verdura non possono mai mancare, preferibilmente di stagione, ed è bene variare il più possibile con gli alimenti evitando cibi processati. Anche l’alcol è da dosare: le persone risultate meno a rischio secondo lo studio sono quelle che non arrivano a superare mai la quota di 1-2 bevande alcoliche al giorno.