a cura di Salvatore Malfitano (fonte Gazzetta dello Sport)
Anche le storie più belle finiscono. Ce n'è una, più di tutti probabilmente, che ha appassionato diverse generazioni di calciofili. Si tratta di Holly e Benji, il nome occidentale di Captain Tsubasa, il manga da cui è stato realizzato anche il celebre anime.
Ieri è uscito l'ultimo volume del fumetto, che dunque dopo 43 anni trova una conclusione, o quasi. Perché a terminare, in realtà, è il formato canonico di distribuzione: il creatore Yoichi Takahashi ha infatti annunciato che continuerà a produrre storie su Tsubasa Ozora (altresì noto come Oliver Hutton) ma con modalità diverse, con uscite settimanali su un apposito portale online - "Captain Tsubasa World" - dalla prossima estate. A questo punto della narrazione, Holly è il capitano della nazionale olimpica giapponese.
LE RAGIONI— Takahashi, 63 anni, ha motivato la sua scelta affinché possa "fornire storie a ritmi più veloci con maggiore libertà di espressione" senza dover affrontare la necessità di rispettare scadenze e requisiti come il numero di pagine e dimensioni del formato. Il disegnatore ha attraversato un "calo della forza fisica e cambiamenti causati dalla digitalizzazione" che a suo dire lo rallentavano. Il primo capitolo di Captain Tsubasa era stato pubblicato sul settimanale Shukan Shonen Jump nel 1981 e ha vissuto un incredibile successo: la serie ha venduto oltre 90 milioni di volumi e ha dato vita all'anime e a diversi videogiochi, distributi in più di 50 Paesi.