a cura di Sabrina Commis (fonte Gazzetta dello Sport)
È nota per il suo impatto sulla vista, ma le sue funzioni riguardano la crescita e lo sviluppo delle difese immunitarie. "La vitamina A è coinvolta in molteplici processi fisiologici che sostengono la vita stessa. Fa parte del gruppo delle vitamine liposolubili, ciò significa che necessita di una fonte di grassi per poter essere assorbita e poi immagazzinata nel fegato" spiega Gaia Gottardi, biologa nutrizionista. Due sono le forme principali: "Il retinolo, la forma attiva di vitamina A, si trova negli alimenti di origine animale. I carotenoidi, precursori della vitamina A, sono presenti nelle piante. Gli alimenti ricchi di retinolo includono il fegato, i crostacei, i latticini e le uova, mentre i carotenoidi sono abbondanti in verdure e frutta colorata come carote, albicocche, melone, patate dolci, spinaci, broccoli e zucca" precisa Gaia Gottardi. La vitamina A può essere sintetizzata in laboratorio e aggiunta a diversi alimenti e integratori. "Questa forma sintetica, chiamata retinolo palmitato, è utilizzata per combattere le carenze in molte parti del mondo".
La vitamina A svolge diverse funzioni vitali: una delle più note è il sostegno della visione. "Il retinolo è fondamentale per la formazione del pigmento visivo nella retina, che consente al nostro occhio di adattarsi alle variazioni di luce e di percepire i colori in modo nitido. Una carenza di vitamina A può portare a problemi di vista, compresa la cecità notturna, e persino la cecità irreversibile". Questa preziosa vitamina è cruciale per il sistema immunitario. "Gioca un ruolo essenziale nel mantenimento dell'integrità delle mucose, che costituiscono la prima linea di difesa del nostro corpo contro le infezioni. Partecipa anche alla differenziazione cellulare, nel processo di crescita e sviluppo, nonché nella riparazione dei tessuti danneggiati" precisa Gaia Gottardi. Per gli individui impegnati in attività sportive o esercizio fisico regolare, il consumo adeguato di vitamina A riveste particolare importanza. "La funzione immunitaria è uno degli aspetti cruciali. Durante l'attività fisica, il corpo subisce stress fisiologici, inclusi quelli derivanti dallo stress ossidativo causato dai radicali liberi. La vitamina A, in qualità di potente antiossidante, può proteggere l'organismo da tali stress, neutralizzando i radicali liberi e contribuendo così a ridurre i danni muscolari e a favorire il recupero. Poiché gli atleti sono più suscettibili a infezioni e malattie, mantenere una risposta immunitaria sana è di particolare importanza" precisa l'esperta. Nonostante i molteplici effetti benefici, la vitamina A può accumularsi all’interno dell’organismo portando a una situazione di ipervitaminosi: "È il risultato di un eccessivo apporto e può verificarsi attraverso il consumo eccessivo di integratori di vitamina A o di alimenti ad alto contenuto di questa vitamina". Quali sono le conseguenze? "Possono includere nausea, vomito e dolore addominale, mal di testa, vertigini e irritabilità, danni al fegato con conseguente aumento dei livelli di enzimi epatici e, in casi estremi, epatite tossica. Al contrario, la carenza può portare, fra i sintomi, all’abbassamento della vista, soprattutto al crepuscolo, secchezza alle mucose di bocca e naso, la pelle che appare rugosa, secca e screpolata e i capelli secchi e che si spezzano facilmente. Può inibire la crescita, deformare le ossa e generare problemi agli organi riproduttivi" precisa la nutrizionista.