di Roberto de Filippis (fonte Gazzetta dello Sport)
Le condizioni delle articolazioni e in particolare dei tendini sono molto importanti per poter praticare sport al meglio e senza alcun fastidio. A volte a peggiorarle sono piccole sacche, che si riempiono di liquido, complicando l’esecuzione dei movimenti e costringendo a un riposo forzato. In queste circostanze si ha a che fare con la borsite, problema che non deve destare eccessive preoccupazioni, ma che va trattato nel modo corretto per tornare a fare sport in tempi brevi.
TIPI E CAUSE DI BORSITE— Con il termine borsite si indica l’infiammazione di piccole sacche (le borse, appunto, da cui deriva il nome della malattia) in prossimità dei tendini o delle articolazioni. Questa malattia è di tipo infiammatorio quando è conseguenza di sollecitazioni eccessive e prolungate, come quelle di chi durante l’attività fisica o quella lavorativa ripete molto spesso lo stesso movimento. La borsite emorragica è invece d’origine traumatica e a provocarla è un colpo violento, come quello successivo a una caduta. “In questo tipo di borsite, le sacche si formano a seguito del trauma, mentre in caso di borsiti infiammatorie sono già presenti” precisa il dottor Fulvio Modonesi, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia Sezione I dell’Istituto Clinico Città di Brescia. Quando il problema è provocato dall’uso eccessivo dell’articolazione, le borse tendono a riempirsi di liquido sinoviale, prodotto dall’organismo per ridurre gli attriti nella stessa articolazione. Se invece la borsite è di tipo traumatico, le sacche possono riempirsi di sangue. Sono infine più rare le forme causate dai depositi di urea e da infezioni.
SINTOMI E PREVENZIONE— Per quel che riguarda i sintomi, a contraddistinguere questo problema è un dolore più o meno persistente, a cui è associato il rigonfiamento della borsa e, a volte, anche arrossamento della zona interessata. In ambito sportivo, le borsiti emorragiche più comuni sono quella trocanterica, che si manifesta all’altezza dell’anca, e quella olecranica, che interessa invece il gomito. “Le borsiti infiammatorie più diffuse fra gli sportivi sono le subcromiali, di cui è vittima la spalla e che colpiscono soprattutto chi pratica discipline che sollecitano molto questa articolazione, come il tennis e il nuoto” spiega il dottor Modonesi. Al di fuori dell’ambito sportivo, è comune la borsite prerotulea, che interessa spesso chi svolge lavori manuali stando a lungo in ginocchio, con il peso del corpo che grava per buona parte sulla zona anteriore di tale articolazione. In questi casi, la borsa si gonfia di liquido sinoviale e diventa molto evidente. Nei contesti lavorativi un numero di persone non trascurabile è inoltre vittima di borsite olecranica a causa di cadute sui gomiti. Se per prevenire le borsiti infiammatorie che si sviluppano in ambito sportivo è fondamentale imparare a eseguire correttamente i gesti tecnici, in ambito professionale è d’aiuto usare ginocchiere e gomitiere, utili a distribuire meglio i carichi.
DIAGNOSI E CURE— La diagnosi di borsite è quasi sempre clinica. Solo in casi complessi può essere necessario un approfondimento strumentale tramite radiografia, ecografia o risonanza magnetica, mentre se si sospetta che il problema sia causato da un’infezione può essere utile un prelievo di liquido bursale. Per guarire è necessario tenere a riposo l’articolazione colpita e applicarvi del ghiaccio: in genere, entro due settimane la situazione torna alla normalità. Per attenuare l’infiammazione si possono prendere farmaci per bocca (Fans) e antinfiammatori locali. In alcuni casi, occorre procedere con l’aspirazione del liquido contenuto nella borsa e la contestuale infiltrazione di steroidi, che riducono l’infiammazione e prevengono recidive. “Per accelerare il processo di guarigione ci si può rivolgere a un fisioterapista e sottoporsi a trattamenti strumentali quali la tecarterapia, la laserterapia e gli ultrasuoni” aggiunge il dottor Modonesi. Infine, è solo quando il problema si presenta ciclicamente ed è causa di invalidità si procede con l’intervento chirurgico.