di Marcello Simoni
Anno 1793. Granducato di Toscana. E’ qui che ha inizio il romanzo di Marcello Simoni La taverna degli assassini ( Newton Compton), un noir che come dicevamo trasporta il lettore nel cuore del Granducato di Toscana durante il turbolento periodo della Rivoluzione francese. Con descrizioni ricche di dettagli, Simoni ci immerge in un mondo di intrighi, segreti e misteri che circondano il castello del barone Calendimarca. Il romanzo si apre con il ritrovamento di un cadavere avvolto nei tralci di una vite all’interno dei vitigni innevati del barone. Questo evento misterioso scatena una serie di indagini condotte dal protagonista, Vitale Federici, e dal suo devoto discepolo Bernardo della Vipera. Mentre esplorano le profondità della cantina del castello e scrutano tra le pieghe della storia familiare del barone, i due investigatori si trovano coinvolti in un intricato labirinto di inganni, di ambizioni e di passioni sepolte. Simoni dipinge un quadro vivido e suggestivo dell’epoca, l’atmosfera gotica e inquietante del castello si fonde con il contesto storico, creando un’ambientazione che emana mistero e suspense.
I personaggi sono ben delineati e pieni di sfumature, ognuno con i propri segreti e motivazioni nascoste. Vitale Federici emerge come un investigatore astuto e determinato, mentre Bernardo della Vipera aggiunge un tocco di giovinezza e entusiasmo alla coppia investigativa. La trama si sviluppa con una serie di colpi di scena ben orchestrati che mantengono costantemente alta la tensione. Simoni guida il lettore attraverso un labirinto di indizi e sospetti, conducendolo verso una conclusione sorprendente e appagante. La taverna degli assassini è un romanzo avvincente e coinvolgente che mescola abilmente mistero e storia. Con trama ben costruita, Marcello Simoni regala ai lettori una lettura da gustare pagina dopo pagina.