martedì 23 gennaio 2024

IL “VOLO” DELLA MEMORIA PER NON DIMENTICARE

INTERVISTA A FRANCO CASADIDIO

a cura di Angela Caputo 

In occasione del 27 gennaio giornata della Memoria ci occupiamo oggi di un autore impegnato per sua scelta nella memoria della Shoah, cioè il genocidio ordito e compiuto dalla Germania nazista di Hitler che coinvolse oltre a sei milioni di ebrei anche altre comunità come Rom e Sinti, omosessuali, Testimoni di Geova e dissidenti politici antifascisti e antinazisti. In punta di piedi ci approcciamo a questa tematica la cui causa diretta fu la politica nazionalsocialista che coinvolse non solo la Germania ma anche l’Italia.

Un autore, in particolare, si è prodigato nell’approfondimento di questo periodo storico. Stiamo parlando di Franco Casadidio, classe 1969, perito elettrotecnico ma amante della storia e in particolare della Germania, cui ha avuto forme di collaborazione a Monaco e Baviera. I suoi scritti sono per lo più ambientati in Germania nella fase pre e post bellica e sono stati molto apprezzati e premiati.

Sei un autore in un certo senso “monotematico” perché ami da sempre la Germania e la sua storia (soprattutto quella del ‘900). Quando hai realizzato che saresti diventato un autore storico?

Dire che l’ho capito da bambino forse è un po’ esagerato, certamente la passione per la storia fa parte del mio DNA se è vero che uno dei ricordi più nitidi della mia infanzia è quello di me che, seduto su una piccola seggiola di paglia con un volume dell’enciclopedia storica sulle ginocchia, prendo appunti su quello che, a quel tempo, era il mio periodo storico preferito, ovvero l’impero romano. Crescendo, quella passione è diventata grande insieme a me e ora mi ritrovo a scrivere romanzi storici, il giusto approdo per quel bambino di tanti anni fa, così curioso e desideroso di approfondire la conoscenza della Storia.

Ci sono autori di romanzi storici o anche della Shoah che in qualche modo hanno influenzato il tuo percorso di scrittore?

Non c’è un autore in particolare ma una serie di letture che mi hanno consentito di acquisire un bagaglio di conoscenze permettendomi, così, di creare dei romanzi storici nei quali i protagonisti – frutto della mia fantasia - si muovono attraverso fatti e avvenimenti storicamente accaduti, incrociando le loro esistenze con quelle di personaggi realmente esistiti:   saggi   storici,   biografie   di   grandi   personaggi   del   passato   che   insieme all’approfondimento effettuato anche tramite l’immensa quantità di informazioni disponibili sul web – purché provenienti da fonti attendibili – hanno guidato la mia scrittura sin dall’inizio. 

Ti faccio una domanda un po' difficile. Il fatto di essere identificato come un autore della memoria storica può essere per te una sorta di limite qualora volessi cambiare genere letterario?

A me piace raccontare la Storia -  quella con la esse maiuscola - attraverso i romanzi che scrivo. Credo fermamente che conoscere la Storia sia di fondamentale importanza per realizzare una società più giusta, capace di non commettere più gli stessi errori e se continuare con questo impegno mi farà identificare come “autore della memoria storica” non lo considererò un limite, ma un mio contributo affinché determinati avvenimenti non siano dimenticati, specialmente dalle giovani generazioni.

Parliamo de “Il volo del canarino”, un romanzo storico e d'amore ambientato nella Germania nazista, dove racconti la relazione impossibile tra Jürgen, un tedesco ariano di fede nazionalsocialista, e una ragazza di origini ebraiche di nome Sara. Quali sono i valori che la tua storia vuole trasmettere nella Giornata della Memoria?

Sicuramente il valore più importante è, appunto, quello della “memoria”, l’importanza di non dimenticare cosa avvenne e in che modo, affinché in futuro si possa evitare il ripetersi di una simile  tragedia.  Quando, fra qualche  anno, i testimoni diretti dell’olocausto  saranno scomparsi, l’onere di ricordare quei drammatici eventi sarà compito esclusivamente nostro e delle future generazioni. Per assolverlo al meglio è fondamentale la conoscenza della storia e questo, oltre che attraverso i tradizionali canali di studio, può essere fatto anche tramite la lettura di un romanzo, di una storia d’amore come quella tra Jürgen e Sara. Le loro vicissitudini sono la testimonianza diretta degli orrori vissuti in quel periodo storico e un monito rivolto a tutti noi affinché la memoria non vada perduta.

Ci sono progetti per il 2024?

A me piacciono molto le sorprese e spero sia così anche per i lettori quindi... invito tutti a seguirmi per restare informati sulle mie attività editoriali, perché le sorprese nel 2024 non mancheranno affatto!

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Un buon punto di partenza per seguire le mie attività è certamente il mio sito internet

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