domenica 7 gennaio 2024

A BRISBANE DIMITROV ED AD HONG KONG RUBLEV

IL BULGARO ED IL RUSSO TRIONFANO NEI DUE TORNEI DI APERTURA DEL 2024

di Luigi Ansaloni (fonte Gazzetta dello Sport)

Dov’eravamo rimasti, Grisha? Ah, si, alle Finals di Londra del 2017, 2240 giorni fa. Ultima vittoria in un torneo e punto massimo della carriera per quello che doveva diventare l’erede di Roger Federer e non lo è diventato, ma poco importa. Dopo più di 6 anni, Grigor Dimitrov è tornato a vincere un torneo Atp, a Brisbane, e lo fa in maniera splendida, quasi sontuosa, perché battere questo Holger Rune, numero otto del mondo, non era affatto facile. Il 32enne bulgaro si è imposto in due set, 7-6(5), 6-4 in 2 ore e 10 minuti di vero tennis. Una bella partita, sia per agonismo sia per la quasi perfetta contrapposizione di stili tra i due, il picchiatore che non molla un punto contro uno dei giocatori più solidi, con un rovescio più aperto e a sventaglio, che ricorda in parte quello di Federer 2017, quando rientrò e vinse in Australia dopo sei mesi di stop. 

IN CRESCITA—  L’ex numero tre del mondo è stato più bravo di Rune nei particolari, risolvendo il primo set al tiebreak (fondamentale il 3-0 iniziale) e vincendo il secondo con il break nel spesso decisivo settimo gioco. Per lui è il nono titolo in carriera, il secondo a Brisbane dopo il 2017, e come detto, il primo dopo sei anni di astinenza. La vittoria di Brisbane, da parte del bulgaro, comunque è tutto tranne che un caso. Dietro c’è un percorso sempre più in crescita, con la semifinale a Shanghai (eliminando anche Alcaraz) e la finale a Parigi Bercy, superando Medvedev, Tsitsipas e Hurkacz. Dimitrov salirà lunedì a numero 13 del mondo e, ovviamente, sarà uno da tenere molto sott’occhio agli Australian Open. 

IL RUSSO—  Ad Hong Kong vittoria invece del numero cinque del mondo e testa di serie numero uno Andrey Rublev, che ha battuto in due set (6-4 6-4) il finlandese Emil Ruusuvuori. Per il russo è il quindicesimo titolo in carriera, dimostrando di essere già in forma slam: a Melbourne cercherà la sua prima semifinale in un majors, e chissà.

 

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