di Pietro Scognamiglio (fonte Gazzetta dello Sport)
Finisce in trionfo: l’Italia batte nettamente la Svizzera al Tardini (3-0, Giugliano, Salvai e Caruso) conquistando così la permanenza diretta nella Lega A di Nations League. Un risultato di alto profilo per il c.t. Andrea Soncin e per il suo gruppo, in un girone che conteneva al suo interno la Spagna regina dell’ultimo Mondiale e la Svezia che comanda il ranking Fifa.
Le azzurre si mettono dietro proprio le svedesi, ribaltate a Malaga (da 1-3 a 5-3) dall’orgoglio delle campionesse del mondo, che hanno rifiutato l’ipotesi di perdere un’altra volta in casa come accaduto con l’Italia. Se la Nations League – dopo i disastri di Europeo e Mondiale – era iniziata esplicitamente senza obiettivi di classifica, si è rivelata una possibile pietra miliare su cui costruire il futuro. Ai primi passi mossi in un mondo nuovo, quello del calcio femminile, Andrea Soncin non ha sbagliato una mossa. Merito che va riconosciuto a lui e a chi lo ha scelto. “Ci ho creduto sin da quando ho incontrato per la prima volta queste ragazze – le parole a caldo del commissario tecnico, alla Rai –, con questo gruppo si è creato uno scambio di emozioni continuo, legami forti che vengono prima di ogni discorso tecnico e tattico. Non è calcio femminile, è calcio, con le sensazioni uniche che regala la maglia azzurra”.