di Davide Longo
Tornano Corso Bramard e Vincenzo Aracdipane, i personaggi nati dalla mente dello scrittore Davide Longo. Con Requiem di provincia ( Einaudi) il lettore si trova nuovamente nell’ affascinante, e in questo caso inquietante, mondo della provincia piemontese degli anni ’80, attraverso gli occhi del commissario Bramard e del suo braccio destro Arcadipane. Il romanzo inizia con il misterioso attentato al dirigente Eric Delarue, un uomo bello e di successo, apparentemente amato da tutti. Qualcuno gli ha sparato alla testa sulla porta di casa sua, senza però riuscire ad ucciderlo. L’indagine, inizialmente difficile, prende una svolta inaspettata quando un gruppo terrorista rivendica l’attacco. Questa rivendicazione, tuttavia, solleva dubbi e sospetti, portando Bramard e Arcadipane a esplorare ogni angolo della vicenda, affrontando le sfumature complesse della giustizia.
Delarue era davvero un uomo senza macchia?Apparentemente nessuno vuole metterlo in discussione, ma i protagonisti di Longo non sono uomini che si spaventano facilmente, vogliono fare il loro lavoro, quello di arrivare a verità e giustizia. La trama, imprevedibile e coinvolgente ma colma di ironia, rende la lettura sempre più piacevole, pagina dopo pagina.
L’autore non rinuncia al suo caratteristico umorismo, offrendo una narrazione bilanciata tra suspense e momenti di leggerezza.