a cura di Roberto de Filippis (fonte Gazzetta dello Sport)
Vitex agnus castus. È questo il nome scientifico dell’agnocasto, una pianta caratteristica dell’area del Mediterraneo e dell’Asia Centrale. Si tratta di un albero di piccole dimensioni, le cui foglie hanno un odore che ricorda quello della salvia. Dai fiori di colore violaceo, ha frutti dalla forma allungata e di una tonalità che oscilla fra il nero e il rosso. Proprio i frutti di quest’albero contengono sostanze molto preziose per la salute, in particolare per quella delle donne.
COS'È L'AGNOCASTO— L’agnocasto è un rimedio naturale in grado di regolare la produzione degli ormoni ipofisari che ha effetti positivi soprattutto sulle donne. “Per la precisione si tratta di un modulatore della secrezione di tali ormoni, che agisce riportandoli in equilibrio e, di conseguenza, riducendo i sintomi collegati a eccessi o a carenze. L’azione di questo rimedio naturale è indirizzata soprattutto sulla produzione di prolattina, sostanza che, se in eccesso, favorisce irregolarità mestruali” spiega la dottoressa Gabriella Turco, medico chirurgo esperto in fitoterapia e omeopatia. Per questa ragione, l’agnocasto è particolarmente utile alle donne che hanno di solito un ciclo mestruale irregolare e a quelle che soffrono di sindrome premestruale. Infatti, è in grado di attenuare numerosi sintomi che contraddistinguono il periodo che precede l’inizio delle mestruazioni, quali ritenzione idrica, irritabilità, insonnia, ansia e gonfiore addominale.
I BENEFICI— L’efficacia dell’agnocasto nei confronti di questa sintomatologia può rivelarsi preziosa anche in un’altra fase molto delicata della vita della donna, ossia il periodo perimenopausale. Infatti, nei momenti che precedono l’inizio della menopausa questo rimedio naturale contribuisce anche a ridurre sia la frequenza sia l’intensità delle vampate di calore. Inoltre, l’agnocasto può rivelarsi un prezioso alleato anche delle persone (uomini compresi) che soffrono di dolori addominali a causa di un’alterata peristalsi intestinale, ossia quei movimenti involontari dei muscoli di questa parte del corpo grazie a cui il cibo si sposta lungo l’intestino. “Ripristinando una peristalsi efficace l’agnocasto attenua gli spasmi dolorosi all’altezza dell’addome. Infatti, una contrazione ordinata della muscolatura liscia intestinale permette il corretto transito delle sostanze contenute” chiarisce la dottoressa Turco. L’effetto antispasmodico di questo rimedio naturale dà sollievo anche in caso di spasmi pelvici che si manifestano durante il ciclo mestruale. “L’efficacia dell’agnocasto nei confronti di ansia, irritabilità e insonnia non si limita ai casi in cui tali problemi sono collegati alle mestruazioni” precisa l’esperta.
COME ASSUMERE L'AGNOCASTO — Come rimedio fitoterapico è possibile utilizzare l’agnocasto in diverse formulazioni. Per esempio, si possono aggiungere i frutti essiccati (il cosiddetto “pepe dei monaci”) a circa 200 cc d’acqua bollente, lasciandoli per 10 minuti in infusione e addolcendo il tutto con un po’ di miele. Sotto forma di tintura madre è opportuno assumerne 25 gocce in due dita d’acqua. In entrambi i casi, va preso due volte al giorno. L’estratto secco di questo rimedio naturale andrebbe invece assunto alla dose di 25 mg al giorno. L’agnocasto è anche contenuto in molti integratori alimentari indicati per ridurre i disagi collegati al ciclo mestruale e alla menopausa. “Andrebbe preso per almeno tre mesi, mentre le donne che soffrono di sindrome premestruale lo dovrebbero assumere nei 15 giorni che precedono il ciclo” suggerisce la dottoressa Turco. Per non correre rischi è importante non superare le dosi indicate dal medico. Dovrebbero, infine, rinunciare all’utilizzo di questo rimedio naturale le donne in gravidanza e chi ha problemi alla tiroide, ghiandola dal delicato equilibrio, che l’agnocasto potrebbe alterare.