Se durante un viaggio vi è capitato di soffrire di fastidiosi problemi gastrointestinali, potreste essere stati colpiti dalla “vendetta di Montezuma”. Viene così popolarmente definita la cosiddetta “diarrea del viaggiatore”, uno dei disturbi più comuni con cui i turisti si trovano a dover fare i conti. Se non si presta la massima attenzione, frequenti scariche di feci acquose, accompagnate da crampi addominali, meteorismo, nausea, vomito, malessere generale e talvolta febbre, finiscono spesso per rovinare irrimediabilmente le tanto agognate vacanze in paesi esotici in via di sviluppo. Tra le cause di questa sindrome momentaneamente debilitante ci sono il cambio di alimentazione, la difficoltà dell’organismo ad adattarsi ad un clima completamente diverso da quello dal quale si è partiti. Batteri, virus e parassiti a cui non si era mai stati esposti prima, di conseguenza sconosciuti alle proprie difese immunitarie.
In realtà, la sua controversa figura era caratterizzata da una personalità ben più complessa, che lo vedeva incline allo studio delle scienze naturali e collezionista di fiori secchi e pelli di animali. Secondo una leggenda, il sovrano della città di Tenochtitlan non voleva assolutamente diventare imperatore e, dopo essere stato eletto, si nascose finchè dei messaggeri non riuscirono a trovarlo, sorprendendolo mentre si dedicava alle pulizie all’interno di un tempio.
L’arrivo dei Conquistadores
Proprio mentre lui regnava, a porre fine allo strapotere degli Aztechi in Mesoamerica arrivarono i Conquistadores di Hernan Cortés. Nonostante Montezuma avesse consegnato docilmente il suo popolo e le sue ricchezze agli emissari di Carlo V, accettando anche di farsi battezzare e diventare cristiano, venne assassinato dagli spagnoli che gli fecero ingerire forzatamente dell’oro fuso. Da qui deriverebbe l’espressione “vendetta di Montezuma” per descrivere la diarrea del viaggiatore, una maledizione eterna lanciata dal sovrano azteco morente nei confronti degli “stranieri” usurpatori che distrussero una delle più fiorenti civiltà precolombiane e, naturalmente, di tutti i loro discendenti.
Come sfuggire alla vendetta di Montezuma
Purtroppo, attualmente non è ancora stato sviluppato un vaccino in grado di prevenire la diarrea del viaggiatore. Si possono solo adottare degli accorgimenti per cercare di non esserne colpiti quando ci si trova in paesi a rischio:
Bere solo acqua minerale
Evitare di raffreddare le bibite con i cubetti di ghiaccio
Assicurarsi che il latte sia pastorizzato e, in caso di dubbio, bollirlo prima di consumarlo
Non mangiare gelato artigianale e dolci a base di crema
Non mangiare pesce e frutti di mare crudi
Categorie a rischio
Ad ammalarsi più facilmente di diarrea del viaggiatore sono coloro che risiedono in paesi altamente industrializzati, oltre ai bambini, ai soggetti diabetici, alle persone immunodepresse e a chi già soffre di infiammazioni a livello intestinale. Nella maggioranza dei casi, la vendetta di Montezuma si risolve spontaneamente in uno o due giorni. Si consiglia di evitare la disidratazione bevendo molti liquidi (acqua, thè, integratori idrosalini) e di assumere fermenti lattici per ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale.