martedì 21 novembre 2023

RITORNA L’UOMO TIGRE

FILM LIVE ACTION IN ITALIA

 L'Uomo Tigre si prepara ad arrivare in carne e ossa al cinema. Il manga creato da Ikki Kajiwara dal quale è stata tratta l’omonima serie anime di Toei Animation sarà presto in un film live-action girato in Italia e in Giappone. Fabula Pictures srl, guidata da Marco e Nicola De Angelis, Kodansha Ltd. (detentrice dei diritti del manga originale) e Brandon Box srl annunciano di aver firmato un accordo di partnership per lo sviluppo e la co-produzione internazionale.

Il film, di forte respiro internazionale, sarà ambientato tra Italia e Giappone e, seguendo la tradizione della property, vedrà un nuovo protagonista indossare la maschera di tigre. “Tiger Mask è un personaggio molto amato sia in Giappone che in Italia grazie alle sue doti di eroe forte, affascinante e senza tempo fin dalla sua prima pubblicazione nel 1969”, afferma Yohei Takami, responsabile dei Diritti/Media Business di Kodansha. “Siamo entusiasti di poter presentare un nuovo Tiger Mask al pubblico globale, collaborando con rispettati filmmaker italiani che condividono con noi l’amore e la passione per Tiger Mask, come Fabula Pictures e Brandon Box”.

“Siamo orgogliosi di annunciare questo ambizioso progetto”, commentano Marco e Nicola De Angelis, amministratori delegati di Fabula Pictures (che ha realizzato la serie "Baby" e il film "Il divin codino", biopic di Roberto Baggio), “che conferma la nostra passione per la ricerca di storie universali, capaci di emozionare e coinvolgere sia il pubblico nazionale che quello internazionale. Questa partnership con Brandon Box e Kodansha rappresenta un passo importante nel posizionamento strategico della nostra azienda nello scenario delle produzioni audiovisive”.

Il manga  Il manga è stato pubblicato in Giappone dal 1968 al 1971, ed è nato dalla mente di Ikki Kajiwara. All'epoca la lega nipponica di wrestling aveva acquisito i diritti per creare il lottatore “Tiger Mask”. Ciò che ha reso la serie animata de "L’Uomo Tigre" un fenomeno e una leggenda anche fuori del Giappone è senza dubbio il tratto unico di Keiichiro Kimura, character designer e regista anche di altri anime cult come "Mimì e la nazionale di pallavolo" e "Sam il ragazzo del West". Kimura è deceduto nel 2018 a 80 anni.

La storia dell'Uomo Tigre  Naoto Date è un giovane orfano che entra nella spietata Tana delle Tigri, associazione che addestra lottatori al limite del disumano e li ricatta, costringendoli a versare nelle casse dell'associazione metà degli introiti da wrestler. Dopo essersi creato un'ottima fama negli Stati Uniti (dove viene soprannominato Yellow Devil), torna in Giappone. Dopo aver visitato il suo vecchio orfanotrofio che è in difficoltà, decide di lasciare Tana delle Tigri e di devolvere gli incassi dei suoi match in beneficenza all'istituto, iniziando a combattere correttamente. Ovviamente l'associazione non intende fargliela passare liscia: per punizione invierà i più forti lottatori a sfidarlo per cercare di ucciderlo sul ring. Naoto è altruista con i bisognosi ma spietato con i malvagi, deciso a difendere i deboli dalla tirannia di oppressori e violenti.

La serie animata   Il manga ha poi ispirato una serie anime molto popolare andata in onda in Italia per la prima volta nel 1982. Mentre il 2 ottobre 1969 era andata in onda in Giappone la prima puntata de “L’Uomo Tigre”. Il cartone animato ha fatto della violenza la sua cifra stilistica, tra ferite, sangue e rumore dei fendenti. Il ring aveva un'espansione spaziale senza precedenti a livello irrrealista, rivaleggiando con i campi di calcio del celebre "Holly e Benji".

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