giovedì 9 novembre 2023

LE SCULTURE DI LEONCILLO LEONARDI

IN MOSTRA ALLE LOGGE DEI TIRATORI DI GUBBIO 

a cura di Vanessa Bocci 

La città di Gubbio omaggia  uno degli scultori più celebri a livello  internazionale,  lo spoletino Leoncillo Leonardi con la mostra  “Leoncillo ritorno a Gubbio”. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024 ed è curata da Enrico Mascelloni, con il coordinamento di Francesco Balsamo ed Elisa Polidori e la collaborazione di Maurizio Stazi.  

La rassegna è promossa dall’Associazione Culturale La Medusa, con il patrocinio del Polo Museale dell’Umbria , del Comune di Gubbio, il sostegno della Fondazione Perugia ed il contributo della Regione Umbria. All’interno del percorso espositivi si potranno ammirare circa 30 opere tra quelle più celebri dello scultore affiancate da bozzetti preparatori tanto in ceramica che su carta. La mostra ha l’obiettivo di ripercorrere il lavoro di Leoncillo nel contesto del “paesaggio” morfologico e sociale umbro in cui nacque e che resterà determinante per la realizzazione delle sue opere caratterizzate dall’avanguardia novecentesca. Leoncillo Leonardi nasce a Spoleto, in Umbria nel 1905 e morirà a Roma nel 1968. Leoncillo è considerato uno degli artisti più importanti del XX secolo, tra i massimi esponenti dell’Informale. Nel 1936 si trasferisce a Roma ed è proprio nella Capitale che inizia a frequentare gli ambiti di quella Scuola Romana, in particolare la Galleria La Cometa, la quale influenzerà molte delle sue prime opere di soggetto mitologico e onirico con richiami al neobarocco e espressionista. Nel 1940, su invito di Gio Ponti, condivide con Salvatore Fancello una sala alla VII Triennale di Milano nell’ambito della mostra della ceramica, dove espone le sue prime opere vincendo la Medaglia d’oro per le arti applicate portandolo alla scalata verso il successo internazionale, ma con l’avvento della guerra si  avvicina al mondo politico e sociale. Convinto antifascista combatte con le forze partigiane e il periodo della guerra influenza anche il suo modo di fare scultura, avvicinandosi al movimento artistico del cubismo, ma restando sempre fedele alla sua indubbia e originale cifra di potente impeto materico, che non abbandonerà mai le sue opere. Gli anni Cinquanta sono pieni di fermento per la carriera dello scultore portandolo  ad esporre le sue opere in tutto il mondo. Partecipa a molte manifestazioni e mostre di fama internazionale da New York, Monaco di Baviera, Stoccolma, Madrid, sino ad Alessandria d’Egitto la carriera di Leoncillo è inarrestabile divenendo un nome importante della scultura internazionale. La rassegna vuole mettere in luce i punti focali del lavoro , quasi maniacale dello sculture, in quanto Leoncillo fu sempre alle prese con la ceramica come materiale esclusivo delle sue opere e con la centralità della materia manifestandosi attraverso rappresentazioni di spiccata verticalità o di radicale orizzontalità. All’interno del percorso espositivo l’osservatore si imbatterà con alcune opere significative , come la Cariatide del 1945, il Ritratto di Mary del 1953 e alcune sculture della sua ultima produzione, come il San Sebastiano Bianco del 1962, già acquistato dall’Azienda di Soggiorno di Gubbio attraverso il Premio Gubbio di Scultura. L’esposizione vuole essere un percorso conoscitivo dell’attività artistica di Leoncillo, il quale tramite le sue opere ci ha voluto lasciare non solo un messaggio artistico, ma anche politico e sociale.


 

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