di Irene Righetti (fonte Gazzetta dello sport)
Kalabria Coast To Coast, ovvero 3 giorni, 2 mari, 2 province (Catanzaro e Vibo Valentia), 55 chilometri, quasi 5 mila metri di dislivello e 5 borghi. Stiamo parlando del cammino che si sviluppa nella parte più stretta della Calabria, con partenza dalla spiaggia bianca di Soverato, in provincia di Catanzaro, sul Mar Ionio, e l’arrivo a Pizzo Calabro (Vibo), sul Mar Tirreno. Un cammino non lunghissimo a livello chilometrico, ma piuttosto impegnativo, fatto di lunghe salite (che non si alternano a falsipiani), e discese.
LA STORIA DEL CAMMINO—Il percorso è stato messo a punto da un gruppo di appassionati dell’associazione Kalabria Trekking e inaugurato nel luglio 2020. L'affiatato team si è rimboccato le maniche studiando il territorio, percorrendolo in lungo e in largo, allestendo i sentieri interni e posizionando i cartelli bianco-rossi che guidano chi decide di partire per questa avventura a piedi.
LA PRIMA TAPPA— La prima tappa misura 13.3 chilometri, parte da Soverato e arriva a Petrizzi. Prima di partire però si va alla libreria del paese per ritirare il Passaporto del Viaggiatore (ci si deve registrare al portale di kalabriatrekking prima di partire) e farvi apporre il timbro, proprio come veri pellegrini.
IL PERCORSO— Quindi un ripido sentiero ci conduce nel cuore di Petrizzi, fino alla Piazza Regina Elena, al cui centro si trova il grande pioppo nero e la “menzalora”, un manufatto in pietra che anticamente veniva usato come unità di misura delle granaglie. Qui ad accogliere c'è Pietro, un signore in pensione, nonché l’anima e la storia del paese, che attende i turisti-pellegrini e li conduce (a titolo gratuito) alla scoperta del luogo. Dunque pernottamento a Petrizzi e timbro sul Passaporto dall’ufficio comunale e dalla struttura del soggiorno.
LA SECONDA TAPPA— La seconda tappa di 23.5 km è la più lunga e conduce a Monterosso Calabro. Un percorso che attraversa un’imponente foresta di faggi, che fa scoprire la montagna con l’arrivo sulla dorsale del Monte Coppari, il punto più alto di tutto il cammino a quota mille circa. Poi una lunga discesa porta al meraviglioso borgo di Monterosso, tra spettacolari vedute sul lago Angitola e il Mar Tirreno. Qui, se non si è troppo stanchi si potrà andare alla scoperta del luogo, costituito da antichi palazzi nobiliari e da vicoli suggestivi.
LA TERZA TAPPA— La terza e ultima tappa di 19.1 km porta a Pizzo. Tra i punti più belli c'è il passaggio all’interno dell’oasi naturalistica del lago Angitola, tra meravigliosi scorci sull’omonimo lago artificiale, luogo di riposo e riproduzione di numerose specie di uccelli tra cui l’airone cenerino, simbolo del Parco Naturale Regionale delle Serre. E la discesa verso Pizzo, con lo sguardo che spazia a 180 gradi sul Golfo di Sant’ Eufemia, l’isola di Stromboli e i monti dell’Orsomarso nel Parco Nazionale del Pollino con la sua vista mozzafiato sulla Costa degli Dei. La strada che porta al paese sembra non finire mai, ma ci si riprende in fretta non appena si giunge nel centro storico di Pizzo. Con la fine del cammino suggellata all’interno del magico Castello Aragonese, dove appongono l’ultimo "sudato" timbro sul Passaporto. L’avventura calabrese termina qui, ma non prima di avere gustato il famoso Tartufo di Pizzo Calabro, un gelato alla nocciola che viene modellato nel palmo della mano, a forma di semisfera, ricoperto da una spolverata di cacao amaro e ripieno di cioccolato fondente. Una bontà inventata negli anni Cinquanta e oggi diventata il simbolo del luogo.
CONSIGLI DI VIAGGIO— I periodi migliori per fare il cammino Kalabria Coast to Coast sono la primavera e l’autunno, perché le giornate sono più fresche. D'estate il viaggio può risultare molto impegnativo, in quanto la prima e la seconda tappa per gran parte del percorso sono prive di zone d'ombra e non ci sono fontane o strutture dove potere fare rifornimento d’acqua.
LO ZAINO— Se si decide di partire con lo zaino (un’agenzia locale offre il servizio di trasferimenti e trasporto bagagli), il consiglio è di usarne uno da 29 litri, non più grande. Il rischio è di portarsi troppo peso sulle spalle e, soprattutto in salita, può farsi sentire.
IL PASSAPORTO DEL VIAGGIATORE— Importante, su kalabriatrekking.it si possono scaricare le tracce gps delle tappe. Si consiglia, prima di partire, di registrarsi al portale così da segnalare la presenza agli organizzatori che, in caso di bisogno, sapranno aiutarvi. Inoltre con una quota simbolica di 5 euro (che servirà per contribuire alla manutenzione e alla crescita del Cammino KCTC) si potrà ritirare il Passaporto del Viaggiatore, da far timbrare al termine di ogni tappa. Alla fine dei 55 chilometri, a Pizzo, sarà consegnato il Testimonium, una sorta di pergamena che certifica il completamento del cammino. Ultimo consiglio: gli organizzatori consigliano di effettuare il cammino così come presentato, da Est a Ovest, perché il camminatore affronta sempre il "viaggio" a piedi con il sole alle spalle.