di Roberto De Filippis (fonte Gazzetta dello sport)
Se c’è una cosa che accomuna tutti gli sportivi, dai semplici amatori fino ai professionisti più famosi, è la ricerca di miglioramenti costanti. L’obiettivo è di alzare sempre l’asticella, superando di volta in volta quelli che si credevano essere i propri limiti. Per riuscirci è necessario allenare non solo il corpo, ma anche la mente. Per esprimersi al massimo delle proprie possibilità bisogna, infatti, entrare in uno stato psicofisico in cui tutto sembra fluire senza sforzo, ogni gesto tecnico è perfetto e si fanno solo scelte giuste. Questa condizione quasi magica è nota come “stato di flow”.
STATO DI FLOW: SIGNIFICATO E PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE— Concetto introdotto per la prima volta dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, lo stato di flow è una particolare condizione che assorbe completamente la persona. Chi vi si immerge è pervaso da una energia e da una attenzione tali da far perdere del tutto la percezione sia del tempo sia dello spazio. In questa dimensione quasi mistica si è al riparo da qualsiasi distrazione esterna e il livello di concentrazione tocca picchi elevatissimi. “Riuscire a entrare nello stato di flow è utile in qualsiasi ambito per migliorare le proprie performance. In particolare, questa condizione permette agli sportivi di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità e fa sembrare qualsiasi obiettivo raggiungibile nel tempo” spiega Roberto Castaldo, performance coach, performance management specialist e allenatore tesserato della Federazione Italiana Pallacanestro. Quindi, vivere una competizione in uno stato di flow ha un’influenza notevole sulla qualità della prestazione. Oltre a essere fonte di soddisfazione per i risultati conseguiti, questa condizione alimenta la motivazione, innescando un circolo virtuoso che spinge a superare sempre i propri limiti.
PROGRESSI GRADUALI— Entrare nello stato di flow e migliorare le performance non è ovviamente immediato. Il primo passo per riuscirvi consiste nel definire chiaramente i propri obiettivi. In questo modo si riesce infatti a focalizzare l’attenzione e, anche grazie all’analisi delle performance, a capire dove lavorare per migliorare. Inoltre, è importante eliminare le distrazioni. Nel corso dell’allenamento andrebbero ricreate le stesse condizioni (orario, rumore, clima, stati emotivi) che saranno presenti in gara. “Così le interferenze esterne si trasformano in risorse utili alla prestazione” osserva Castaldo. Fondamentale per il raggiungimento dello stato di flow è anche la regolarità degli allenamenti. Infatti, la pratica costante e che preveda precise sequenze di esercizi per il fisico e di visualizzazioni per la mente contribuisce non solo a sviluppare le abilità, ma anche ad aumentare la fiducia. Se nello sport come nella vita porsi dei limiti significa tarparsi le ali, al tempo stesso è importante migliorare passo passo e non chiedere fin da subito la luna a se stessi. Quindi, gli obiettivi che ci si prefigge dovrebbero essere raggiungibili, per alzare nel tempo sempre un po’ di più l’asticella.
IL RIPOSO È IMPORTANTE TANTO QUANTO L'ALLENAMENTO— Per apportare correttivi utili a migliorare le performance è fondamentale avere un riscontro in tempo reale delle proprie performance. Il ricorso alle statistiche avanzate e alla match analysis aiuta a comprendere i propri pregi e gli aspetti su cui lavorare. “Soprattutto negli sport di squadra, spesso il risultato rappresenta un elemento distorsivo della performance. Per entrare in uno stato di flow è invece fondamentale coltivare un atteggiamento positivo e una mentalità di crescita: bisogna essere orientati al feedback, cioè alla propria prestazione, prima che al risultato, ossia al confronto con gli altri” sottolinea Castaldo. Per aumentare la propria capacità di concentrazione è poi importante praticare tecniche di respirazione e visualizzazione attraverso il coaching, la meditazione o la mindfulness. Infine, occorre concedere sia al fisico sia alla mente il tempo necessario per recuperare, ed è imprescindibile per mantenere elevato il livello delle prestazioni.