Il cambio dell’ora è un argomento che da anni suscita discussioni e controversie, e il 2023 non fa eccezione. In questo anno, come sempre, si verifica un momento cruciale: il passaggio dall’ora legale all’ora solare. Questo cambiamento avviene nell’ultimo fine settimana di ottobre, specificamente nella notte tra il 28 e il 29 ottobre. È un momento in cui le lancette dell’orologio vanno “indietro,” e ciò significa un’ora di sonno in più durante la notte di transizione e un’ora in meno di luce durante le giornate a seguire.
Quando si cambia l’ora nel 2023
Il momento esatto in cui si cambia l’ora nel 2023 è alle 3 del mattino di domenica 29 ottobre. A quell’ora, le lancette dell’orologio vanno portate indietro di un’ora, così che diventino le 2. La maggior parte dei dispositivi elettronici effettua questo aggiustamento automaticamente, ma è sempre consigliato farlo manualmente sugli orologi analogici.
Come e quando si spostano le lancette
Il cambiamento dell’ora di notte è stato scelto per ragioni pratiche. Durante la notte, c’è una minor circolazione di bus, treni e mezzi di trasporto in generale. Ciò significa che il disagio causato dal cambiamento è minore, e ci sono meno ostacoli logistici da affrontare. Un’alternativa a questo approccio potrebbe comportare un impatto significativo sui viaggi aerei, ad esempio, richiedendo una ristrutturazione delle piani di volo di tutte le compagnie aeree e un maggiore sforzo di coordinamento tra i paesi.
Perché si cambia l’ora: la storia
L’adozione dell’ora legale è stata una convenzione stabilita oltre un secolo fa con l’obiettivo principale di risparmiare energia. L’idea era quella di sfruttare al meglio la luce solare, estendendo il suo utilizzo nelle ore serali e riducendo così la dipendenza dalla luce elettrica. Dal 2004 al 2022, l’ora legale ha portato a un risparmio totale di circa 10,9 miliardi di kWh in Italia, comportando anche un risparmio economico di circa 2 miliardi di euro per i cittadini.
Da quando è in vigore l’ora legale in Italia
L’ora legale ha fatto la sua comparsa in Italia nel 1920, è stata reintrodotta nel 1940 e adottata definitivamente nel 1966. Questo significa che gli italiani si sono abituati al rituale del cambio dell’ora da decenni, ma le discussioni sulla sua rilevanza continuano a persistere.
Abolizione dell’ora legale: perché si discute
Negli ultimi anni, c’è stato un crescente dibattito sull’abolizione dell’ora legale. Molti paesi dell’Unione Europea hanno adottato questa pratica, con il cambio che scatta l’ultima domenica di marzo alla stessa ora in tutti i paesi. Ma la questione dell’abolizione è emersa in molte discussioni. Le regioni dell’Unione Europea che beneficiano di più dell’ora legale sono spesso quelle meridionali, dove le giornate estive non subiscono variazioni significative tra estate e inverno. Invece, nei paesi settentrionali, le giornate estive sono naturalmente molto più lunghe di quelle invernali, rendendo il risparmio energetico meno significativo. Il cambio dell’ora ha dimostrato di avere effetti sulla salute, con alcune persone che lamentano problemi di sonno, cali di produttività e persino problemi di salute come sovrappeso e attacchi cardiaci. In tal caso, potresti provare a dormire meglio senza questa cattiva abitudine.