mercoledì 25 ottobre 2023

"NELLO SPORT SERVE UNA RIVOLUZIONE CULTURALE"

IL MONOLOGO DI FILIPPO TORTU

"In questi giorni si è parlato molto dei valori e della formazione degli atleti professionisti", esordisce Filippo Tortu a "Le Iene", riferendosi alla spinosa questione scommesse che ha recentemente scosso il mondo del calcio. Quindi il velocista milanese, campione olimpico nella staffetta 4x100 metri ai Giochi di Tokyo, ha proseguito: "Io credo che una rivoluzione culturale nello sport debba ripartire dalle scuole, dove l'educazione fisica spesso è concepita come l'occasione per giocare con un pallone senza troppi pensieri, o per ripassare per l'interrogazione dell'ora successiva".

"Io mi sono innamorato dell'atletica grazie a un documentario sulla vittoria di Livio Berruti nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma del 1960, e credo che mostrare e raccontare ai ragazzi le grandi imprese sportive del nostro passato possa essere il primo passo per emozionare e trasmettere i veri valori dello sport".

"Lo sport fa stare in salute, ma va messo al centro delle nostre vite e dei programmi scolastici per tante altre ragioni - prosegue il venticinquenne, soffermandosi quindi sull'importanza di un'educazione sportiva adeguata - Ti porta fuori dalla tua comfort zone e ti costringe ad affrontare i tuoi limiti; ti insegna a mantenere la calma sotto pressione, a prenderti le tue responsabilità, a esserci per gli altri, a rispettare loro e le regole, tutte lezioni che ti porti dietro a vita". Quindi, Tortu conclude: "Qualcuno dirà che è difficile, che mancano le strutture e i fondi, ma questo cambiamento da qualche parte deve pur iniziare. Perché insegnare lo sport è una sfida che si vince non solo quando un ragazzo diventa un atleta professionista, ma quando diventa un essere umano migliore. Solo allora si vince tutti, per davvero". Nato a Milano il 15 giugno 1998, Filippo Tortu muove i primi passi nell'atletica leggera all'età di otto anni e dal periodo delle scuole medie viene allenato dal padre Salvino, ex velocista a sua volta. Dal 2015 colleziona un record dopo l'altro, dai primati nelle categorie giovanili, fino a diventare il primo italiano a scendere sotto il muro dei 10 secondi sui 100 metri piani.

Il sogno di vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi si realizza nell'agosto 2021 durante i Giochi di Tokyo. Inserito nella batteria insieme a Lorenzo Patta, Marcell Jacobs e Fausto Desalu, Filippo Tortu conquista la vittoria nella staffetta 4×100 metri rimontando il velocista britannico Nethaneel Mitchell-Blake durante l'ultima frazione della finale, chiusa con il nuovo record italiano di 37"50.

Durante i campionati di atletica leggera che si sono svolti in Ungheria, la spedizione azzurra sfiora nuovamente l'impresa nei 4x100 metri: Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu ottengono la medaglia d'argento dietro gli Stati Uniti e davanti alla Giamaica. 

 

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