mercoledì 27 settembre 2023

MICROSTRESS

IL NEMICO SILENZIOSO DELLA SALUTE MENTALE

di Eugenio Spagnuolo (fonte Gazzetta dello Sport)

Piccole cose, all'apparenza insignificanti, come dover anticipare la sveglia al mattino, rimanere bloccati nel traffico mentre si va al lavoro o sentirsi esposti spesso alle critiche. Forse non diamo molto peso a questi incidenti, eppure dovremmo, perché mettono il nostro corpo e il nostro cervello in uno stato di stress quasi costante: sono veri e propri microstress e più ne sono, maggiore sarà la probabilità che si trasformino in distrubi dell'umore e dell'adattamento. Cosa fare? L'unica possibilità è imparare a reagire in modo adeguato, come spiega Valerio Rosso, psichiatra e divulgatore della materia attraverso un popolare canale Youtube. 

Dottor Rosso, cosa sono i microstress?

"Spesso pensiamo che lo stress sia legato a grandi eventi traumatici, ma in realtà, la maggior parte dello stress che viviamo è legato a piccoli eventi stressanti, che durano nel tempo. Questi microstress influenzano la nostra mente in modo sottile e spesso li trascuriamo. Ad esempio, lo stress economico o la risposta emotiva ai cambiamenti climatici sono fattori che agiscono sotto il radar della nostra consapevolezza. E questo tipo di stress prolungato può portare a disturbi dell'adattamento".

Come si manifestano questi piccoli stress nella vita di tutti i giorni?

"Il nostro corpo risponde allo stress a diversi livelli. Ad esempio, potremmo entrare in uno stato di blocco o congelamento, che è una risposta primitiva. Un altro livello è l'attivazione simpatica, che ci prepara per l'azione difensiva di fuga o attacco. Questo è il risultato più comune dello stress e si manifesta con sintomi come tensione muscolare, sudorazione e aumento della frequenza cardiaca".

Quindi i microstress possono portare a reazioni impulsive o eccessive, per esempio esplosioni di rabbia?

"Esatto, l'eccessiva reattività a stimoli minori è spesso un segno di stress prolungato. Che a sua volta può essere il risultato di una combinazione di diversi microestress che agiscono insieme".

Come possiamo gestire i microstress?

"La prima cosa da fare è dargli un nome. Una volta che li abbiamo identificati, possiamo iniziare a gestirli meglio. Ad esempio, riconoscere che si dorme male o che si ha una relazione tossica con i colleghi sono passi importanti verso la gestione dello stress".

Ma se uno è circondato da microstress, cosa può fare?

"Tecniche come la mindfulness possono aiutare a gestire i sintomi dello stress, ma dovrebbero essere utilizzate come un mezzo per ottenere l'energia necessaria per apportare cambiamenti significativi nella propria vita. Personalmente, sono un grande sostenitore del cambiamento radicale..."

Cambiamento radicale come fuggire da una grande città?

"Sì, includerei anche il cambiamento di città tra le opzioni. Dobbiamo essere consapevoli dei gravi effetti dello stress sul nostro corpo a livello epigenetico. La genetica determina solo una piccola parte del nostro destino; la maggior parte è influenzata dal nostro stile di vita e dalle scelte che facciamo. Se lo stress diventa insostenibile, come nel caso di un lavoro che ci fa impazzire, dovremmo seriamente considerare la possibilità di cambiare. Attenzione, non sto suggerendo cambiamenti impulsivi o irrazionali. Ogni decisione deve essere ponderata, progressiva, consapevole e strategica. L'idea di mollare tutto per aprire un chiosco sulla spiaggia, forse è estrema, ma un cambiamento radicale dovrebbe essere almeno preso in considerazione, se lo stress ha un impatto significativo sulla nostra salute".

Come si mette in atto un cambiamento che ci aiuta a liberarci dai microstress?

"L’obiettivo può essere diverso per ognuno, ma l'approccio dovrebbe sempre essere progressivo, strategico e sicuro. La prima tappa potrebbe essere semplicemente creare un cuscinetto economico. Ma, in generale, le cose che sembrano impossibili da cambiare diventano possibili quando iniziamo a esserne consapevoli e ad avere le informazioni giuste per gestirle".

Un consiglio per prendere coscienza delle proprie fonti di stress?

"Come esercizio pratico, suggerisco di iniziare ad identificare la fonte di stress più evidente e rilevante per noi, quella di cui forse non eravamo ancora pienamente consapevoli. Di solito invito a esplorare lo stress di natura economica, che considero una delle principali cause di malessere nel tempo in cui viviamo".

E il passo successivo per migliorare la propria vita?

"Anche iniziare con un piccolo cambiamento può avere un impatto significativo. Ad esempio, cambiare il materasso per migliorare la qualità del sonno può sembrare una piccola cosa, ma può innescare una serie di altri cambiamenti positivi. Questo perché rompere anche una piccola "barriera" nella nostra vita libera nuova energia e una nuova consapevolezza, che si estende ad altre aree. Nei miei libri e nei miei video parlo spesso dei 5 pilastri del benessere: alimentazione, attività fisica, riduzione delle dipendenze, gestione dello stress e sonno. Identificare e affrontare il pilastro più rilevante per noi, in un preciso momento della vita, può agire come un perno attorno al quale costruire altri cambiamenti positivi".

 

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