martedì 26 settembre 2023

IL RICORDO

ANNA MAGNANI

di Riccardo Cristilli (fonte Gazzetta dello Sport)

La corsa disperata verso il camion che portava via il suo uomo, la raffica di mitra per fermarla. La scena finale di Roma Città Aperta è una delle immagini iconiche della carriera di Anna Magnani, un'attrice unica del nostro cinema morta 50 anni fa a 65 anni.

ANNA MAGNANI DA ROMA A HOLLYWOOD—Amata in tutto il mondo, Anna Magnani è stata un volto indimenticabile del cinema, prima attrice di lingua non inglese a vincere il Premio Oscar come miglior attrice protagonista nel 1956 per il film La Rosa Tatuata. Nata a Roma il 7 marzo del 1908, Nannarella, come era affettuosamente chiamata da tutti, fin da subito mostra una passione per la recitazione iniziando come cantante di cabaret e attrice di teatro. Dopo gli esordi nel pieno della Seconda guerra Mondiale è proprio con Roma Città Aperta del 1945 che racconta l'occupazione nazista della città, che diventa una stella. Non conobbe mai il suo padre naturale, crebbe con la nonna cui la madre, Marina Magnani, la affida dopo la nascita. Solo da adulta, facendo alcune ricerche, scoprì che il padre era probabilmente Pietro Del Duce, originario della Calabria.

Nel 1956 arriva la consacrazione internazionale con l'Oscar, il BAFTA inglese e il Golden Globe per il ruolo in La Rosa Tatuata. Anna Magnani non partecipò alla cerimonia degli Oscar e Marisa Pavan, che era candidata come non protagonista, lo ritirò al posto suo. Seguì una breve parentesi hollywoodiana, poi nel 1960 rifiutò il ruolo di Cesira la protagonista de La Ciociara perché si considerava troppo matura per il ruolo e non voleva interpretare la madre di Sophia Loren. Fu proprio lei che invecchiata interpretò Cesira vincendo l'Oscar nel 1962. In quegli anni recitò per Pier Paolo Pasolini in Mamma Roma ma le cronache dell'epoca riportano tra i due un rapporto conflittuale. Nel 1971, già segnata dal tumore al pancreas che due anni dopo la portò alla morte, esordì in televisione mentre la sua ultima apparizione al cinema è avvenuta in Roma di Federico Fellini.

IL FILM DI MONICA GUERRITORE—  Per omaggiare la figura di Anna Magnani, Monica Guerritore sta preparando il suo primo film da regista, scritto con Andrea Purgatori, che la vedrà interpretare proprio Nannarella (personaggio cui fa riferimento anche in alcune scene oniriche di Vita da Carlo). Nel film Magnani. L'alba del giorno dopo, racconta la vita di Anna Magnani dopo la vittoria all'Oscar, le riprese dovrebbero iniziare l'anno prossimo. Monica Guerritore spera nel coinvolgimento di attori americani per i ruoli dei grandi personaggi internazionali incontrati da Nannarella nel corso della sua carriera. 

L'OMAGGIO DELLA FESTA DEL CINEMA—  Intanto la Festa del Cinema di Roma che si terrà dal 18 al 29 ottobre, ha reso omaggio ad Anna Magnani con la locandina della festa in cui è al centro circondata da fotografi, nel corso della conferenza stampa dopo la vittoria agli Oscar. A Roma il 26 settembre sarà dedicata ad Anna Magnani la terrazza che affaccia su Villa Borghese della Casa del Cinema, sarà presentata la biografia Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani di Patrizia Carrano. Inoltre Monica Guerritore leggerà alcuni passaggi del suo futuro film.

IL RICORDO DELLA RAI—  Nella giornata di oggi, 26 settembre, anche la Rai ha dedicato diversi spazi al ricordo di Anna Magnani. A Storie Italiane è intervenuta la nipote Olivia Magnani che si è occupata degli archivi della nonna, che ha conosciuto solo attraverso i suoi lavori, il suo sogno è portare a teatro le lettere scritte dalla nonna. Su Rai 3 alle 23:10 in seconda serata ci sarà Anna Magnani, dalla luna con amore, documentario del 2018, già disponibile su RaiPlay, per ricordare una donna che, come dice il figlio Luca "ha combattuto come un maschio in un mondo maschilista come quello del cinema di allora", restando fedele a se stessa, coraggiosa e anticonformista. Il documentario, di Simona Fasulo, ripercorre la sua vita professionale attraverso interviste televisive e radiofoniche dell'epoca che ci permettono di rivederla e di sentire la sua voce in vari momenti della sua carriera, che fu luminosa e tormentata allo stesso tempo.

 

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