di Deepti Kapoor
Un romanzo potente, un ritratto sconvolgente dell’india moderna: è tutto nel romanzo L’età del male di Deepti Kapoor, pubblicato in Italia da Einaudi,che fa parte della storia della saga criminale dei Wadia, famiglia che controlla trasporti, miniere, zuccherifici. Ma è con la speculazione edilizia che stanno consolidando il loro impero. Il lettore viene subito portato a vedere una scena violenta: cinque morti sulla strada, trascinati da un’auto piombata su di loro ad altissima velocità. La polizia arriva sul luogo dell’incidente e si trova davanti un elegante autista ubriaco. I poliziotti si rendono subito conto di avere a che fare con una persona potente. Da qui parte una trama fatta di tanti personaggi, come Ajay, Sunny e Neda. Ajay è nato poverissimo, venduto dalla famiglia per saldare un debito, mentre Sunny è sempre stato ricco, bello, il rampollo della famiglia Wadia, organizzazione mafiosa potente. Ma Sunny è solo apparentemente sicuro di sé e imperturbabile. Infine Neda, giovane giornalista del Delhi Post che proviene da una famiglia colta e progressista e guarda con apprensione ai diritti umani troppo spesso violati nel suo paese.
In un periodo storico colmo di proteste da chi viene sfrattato e chi soffre la fame, il giornale di Neda inizia ad indagare per far esplodere uno scandalo. Ed è così che i personaggi, con le loro vite e i loro caratteri, si incontrano e intrecciano i loro destini. L’età del male racconta l’India con le sue incredibili contraddizioni e le sue diseguaglianze fatte di persone troppo potenti e altre troppo povere.
Kapoor ha dato vita al primo capitolo di una saga che promette di continuare ad essere avvincente.