di Gian Luca Pasini (fonte Gazzetta dello sport)
La festa questa volta la fanno i polacchi, anche se tutto era pronto per fare esplodere la gioia azzurra. Ma questa volta all’Italia non va bene quasi nulla, mentre per i polacchi questa è una serata che resterà nella storia. Leon non aveva vinto mai molto da quando è in Nazionale (solo una Nations League), ma questa sera passa all’incasso e sbanca il casinò di casinò dell’Eur vestito a festa e di tricolore.
Fa tutto: battuta, attacco e anche seconda linea, tanto basta piegare un’Italia che soffre molto in ricezione, non sfonda in battuta e anche a muro perde il confronto con la Polonia. L’assetto che Nikola Grbic ha dato alla Polonia funziona a meraviglia fin dal primo set e per l’Italia è un inseguimento continuo e De Giorgi ritrova anche Russo, che si è allenato in mattinata e stringe i denti per giocare (lui siciliano) davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quindi formazione titolare per gli azzurri. Come la Polonia che schiera in diagonale Sliwka e Leon.
INCUBO— L’inizio è da incubo: 4-0 con 3 servizi micidiali di Huber. L’Italia è in difficoltà, stenta (8-4), bersagliata dalle bordate dei polacchi in battuta. Sul 12-7 De Giorgi ha chiamato già i due timeout per cercare di trovare un equilibrio in ricezione. Ma la Polonia spinge molto e gli azzurri sono sempre in affanno e con il muro i polacchi completano l’opera. L’Italia infila qualche battuta buona, ma non è mai sciolta come in passato e va sotto. La Polonia inizia nella stessa maniera il secondo set, ma questa volta la ricezione italiana fa meno acqua e gli azzurri (sempre con fatica) restano attaccati nel punteggio. Il gioco è meno fluido che in altre serate, anche perché la Polonia ha innestato il turbo e Leon spara battute anche a 136 km all’ora. Con Leon al servizio la Polonia spacca anche questo set e per l’Italia è sempre più nera. De Giorgi prova a inserire anche Scanferla in alternativa a Balaso. La Polonia ha un ritmo di gioco troppo alto, mentre l’Italia è ben lontana dalla sua miglior serata. Siamo 2-0. Nel terzo l’Italia parte bene, spinta da un pubblico da record (con 11.300 gli spettatori presenti per un incasso complessivo di euro 831.090 che brucia qualsiasi record per la pallavolo). Gli azzurri spingono di più in battuta, mentre De Giorgi prova a ruotare la formazione per cercare di trovare l’alchimia tattica che sorprenda i polacchi. La Polonia dopo due set a tutta sembrano alzare un po’ il piede dall’acceleratore, ma è solo una impressione perché dal 10-6 Italia si passa al 10-10. La ricezione italiana continua ad essere in apnea e per Giannelli è dura trovare varchi nel muro polacco. Si gioca punto a punto, ma Leon è sempre una spina nel fianco della difesa azzurra. Anche quando non è in battuta. L’Italia si spegne a poco a poco e lascia partire la festa dei polacchi che chiudono al secondo match point 25-23.