Nata da appena un mese, poco meno di due metri d'altezza ed è già una star. Sì, perché la cucciola di giraffa nata lo scorso 31 luglio al parco faunistico Bright Zoo di Limestone, nel Tennessee (Usa) ha una particolarità unica al mondo: è nata senza macchie. Il suo manto infatti è di uno splendido colore fulvo e uniforme che non possiede il caratteristico reticolo poligonale tipico della sua specie.
Un esemplare rarissimo Secondo il parco faunistico, la baby-giraffa, ancora senza nome, potrebbe essere l’unico esemplare esistente sul pianeta. L’ultimo di cui si ha notizia, era nato in uno zoo di Tokyo, 50 anni fa, scrive la Cbs. E le giraffe hanno una vita media di 25 anni. La piccola è in ottima salute ed è affidata alle cure della mamma. Lo zoo ha annunciato un concorso pubblico per dare un nome alla nuova giraffa. Le opzioni selezionate sono Kipekee, che significa "unico" in swahili; Firayali, che significa insolito; Shakiri, che significa “lei è la più bella”; e Jamella, che è “una di grande bellezza”.
Una specie in pericolo Nelle giraffe, la pelle sotto le macchie ha un sistema di vasi sanguigni che consente loro di rilasciare calore attraverso il centro di ciascuna macchia, fornendo una forma di regolazione termica. Ogni esemplare di giraffa – a parte la nuova arrivata del Tennessee – ha la propria "trama" di macchie, e i ricercatori ritengono che questi caratteri siano ereditati dalle loro madri. Lo zoo di Brights spera che la nascita insolita possa aiutare a evidenziare le sfide affrontate dalle giraffe nel mondo. L’animale più alto del mondo è minacciato dalla frammentazione del suo habitat in Africa, nonché dal bracconaggio illecito. "La copertura internazionale del nostro cucciolo ha creato l'attenzione necessaria sulla conservazione di questi animali", ha detto il fondatore dello zoo di Brights, Tony Bright, alla stazione di notizie televisiva locale WCYB. “Le popolazioni selvatiche stanno silenziosamente scivolando verso l’estinzione, con il 40% della popolazione di giraffe selvatiche andata perduta solo negli ultimi tre decenni”.