a cura di Giulia Sbaffi (fonte Libero)
Alcuni splendidi luoghi di culto nascono in seguito alla forte spinta religiosa dovuta a fenomeni incredibili, che scuotono profondamente le coscienze. È il caso della Basilica Minore dell’Addolorata, un suggestivo santuario situato a pochi passi dal borgo molisano di Castelpetroso. La sua storia è ricchissima di fascino e mistero, strettamente legata ad alcune apparizioni mariane che risalgono a due secoli fa. Scopriamola insieme.
Basilica dell’Addolorata, la storia delle apparizioni
Dobbiamo tornare indietro nel tempo, ad un passato semplice e rurale, per tuffarci nell’incredibile storia della Basilica Minore dell’Addolorata. Siamo nelle vicinanze di Castelpetroso, all’epoca piccolissimo borgo contadino dell’entroterra molisano: è la primavera del 1888, e due giovani contadine si allontanano dalla strada per cercare una pecorella smarrita. All’improvviso, una luce abbagliante le paralizza. Sembra provenire da una grotta, e le due ragazze si avvicinano, per capire cosa stia succedendo. È lì che vedono la Madonna, inginocchiata davanti al corpo sdraiato di Gesù morto: la Vergine ha le braccia aperte e lo sguardo rivolto al cielo, e il suo cuore è trafitto da sette spade.
L’apparizione si ripete qualche giorno dopo, esattamente in occasione della Pasqua, e in pochissimo tempo questa zona diventa un importante luogo di pellegrinaggio. Le autorità religiose avviano alcune indagini per fare chiarezza sul fenomeno, arrivando alla conclusione della genuinità delle apparizioni. Nel frattempo, diversi pellegrini riescono a vedere la stessa, potentissima immagine, e dalla grotta scaturisce una fresca sorgente d’acqua. Ne bastano pochi sorsi affinché un ragazzino del luogo, ammalato gravemente di tubercolosi ossea, guarisca in maniera miracolosa. È tutto ciò che serviva perché nasca forte il desiderio di costruire un santuario dedicato alla Vergine Maria. La prima pietra della Basilica Minore dell’Addolorata viene posata il 28 settembre 1890. Grazie al progetto dell’ingegner Giuseppe Gualandi di Bologna, a cui successe suo figlio Francesco, negli anni il santuario prende forma: è un capolavoro neogotico che spicca tra le campagne molisane, a non molta distanza dal centro storico di Castelpetroso. Con le sue imponenti torri campanarie, si staglia verso il cielo maestosamente. Certo, la sua costruzione richiede molto tempo: viene conclusa solamente il secolo successivo, a causa delle numerose interruzioni dovute alla carenza di fondi durante le due guerre mondiali, e infine inaugurata nel 1975.
Castelpetroso, cosa vedere
La Basilica Minore dell’Addolorata è senza dubbio l’attrazione principale di Castelpetroso: non è solamente un importante luogo di pellegrinaggio, che ogni anno richiama migliaia di fedeli pronti a visitare il posto in cui la Madonna apparse a due giovani contadine, ma anche un monumento preziosissimo che custodisce opere d’arte d’immenso valore. Il borgo vanta poi diversi altri luoghi d’interesse, assolutamente da visitare. Addentrandovi tra le sue strette viuzze, ad esempio, potrete ammirare la bellissima Chiesa di San Martino, nel centro storico. Mentre nei dintorni c’è la suggestiva Cappella della Maddalena: situata a oltre 800 metri d’altitudine, offre una splendida vista sulle colline circostanti. Per gli amanti della natura, non mancano le occasioni per fare qualche trekking interessante. Potete perdervi tra le bellezze del Mulino, rigoglioso parco situato a due passi dal vicino borgo di Santa Maria del Molise, oppure arrampicarvi tra le rocce di Monte Patalecchia, giungendo ad un punto panoramico da cui si gode di una vista sensazionale. Una breve escursione, infine, vi conduce alle porte del borgo di Carpinone: è qui, appena al di fuori della sua imponente cinta muraria, che si trovano delle suggestive cascate tutte da scoprire, incastonate in una splendida cornice naturale.