mercoledì 19 luglio 2023

LUTTO NEL GIORNALISMO

MORTO ANDREA PURGARTORI PER UNA MALATTIA FULMINANTE

Il giornalista Andrea Purgatori è morto a Roma stamattina, nell'ospedale in cui era ricoverato per una malattia fulminante. Nato il 1° febbraio 1953, aveva da poco compiuto 70 anni. La morte di Andrea Purgatori è stata annunciata dalla famiglia, dai figli Edoardo, Ludovico, Victoria rappresentati dallo studio legale Cau. Il giornalista ha lavorato per anni al Corriere della Sera dove si è occupato di terrorismo, criminalità, intelligence, lavorando a diverse inchieste. A lungo si è occupato della strage di Ustica e negli ultimi anni del caso di Emanuela Orlandi. Era un volto di La7 dove curava la trasmissione Atlantide dedicata a inchieste di diverso tipo dalla mafia, alle stragi di stato. Proprio questa sera su La7 era prevista la puntata di Atlantide dedicata alle stragi di mafia in occasione dei 31 anni dall'attentato a Paolo Borsellino. Tra i suoi ultimi lavori c'è stato il documentario Vatican Girl sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. 

LA CARRIERA—  Si era sposato nel 1992 con Nicole, storica dell'arte di origine tedesca, in Svizzera e da cui era separato da alcuni anni e con cui ha avuto i tre figli.  Oltre che giornalista dal 1974, Andrea Purgatori è stato anche sceneggiatore ha realizzato film come Il Muro di Gomma con cui nel 1992 ottenne il Nastro d'Argento, è autore delle sceneggiature di Il giudice ragazzino, L'Industriale e Fortapasc. Ogni tanto faceva anche l'attore sia in tv che al cinema. In particolare si ricordano le sue apparizioni negli sketch dell'amico Corrado Guzzanti da Il Caso Scafroglia a Fascisti su Marte dove nel film del 2006, era il camerata Fecchia. Inoltre è stato in diversi episodi di Boris, nel film Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone. La carriera da giornalista è iniziata al Corriere della Sera dove tra il 1976 e il 2000 è stato inviato realizzando importanti reportage sul terrorismo italiano e internale. Ha scritto inchieste sul caso Moro e sulla strage di Ustica, ma anche sulla cattura di Totò Riina e sui delitti di mafia, ha realizzato reportage sulla guerra in Libano, su quella del Golfo. Ha scritto per l'Unità, Vanity Fair e Le Monde Diplomatique. 

 

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