di Simone Ricci
Giugno è ormai giunto a conclusione, ma sta cominciando un nuovo mese che riserverà subito una gradita sorpresa agli appassionati di astronomia. La data da segnare con un cerchietto rosso in calendario è quella di lunedì 3 luglio quando, alzando gli occhi al cielo, si potrà ammirare la cosiddetta “Superluna del Cervo”. Il nome è piuttosto singolare, dunque vale la pena approfondire di cosa si tratta. Anzitutto occorre precisare che questa Luna è la prima delle quattro che si potranno notare di sera a luglio. Il riferimento all’ungulato non deve far pensare a qualche forma particolare che assume l’oggetto celeste, anche se l’animale c’entra in qualche modo.
Le caratteristiche della Superluna del Cervo
In effetti, la Superluna del Cervo si chiama in questo modo perché proprio nel mese di luglio i palchi dei cervi maschi crescerebbero fino alla loro massima lunghezza. C’è a tal proposito una leggenda secondo cui queste stesse appendici sarebbero grandi a sufficienza per oscurare la luce del nostro satellite. Volendo essere ancora più precisi, la Luna sarà piena 36 ore prima di raggiungere il perigeo, vale a dire la distanza minima dal nostro pianeta (poco più di 360mila chilometri nello specifico). Che cosa bisogna aspettarsi in poche parole? La Luna diventerà più grande del normale, avrà una luce molto più intensa e ci sembrerà vicinissima. Per tutti questo fenomeno è semplicemente quello della Superluna del Cervo, mentre gli esperti preferiscono parlare di altro, visto che si tratta della Luna Piena al Perigeo se si vuole essere precisi al 100% dal punto di vista scientifico. In realtà anche una Luna Nuova (la fase in cui l’emisfero visibile è completamente in ombra) può essere considerata a sua volta una Superluna, però l’unica osservabile è quella piena. Con questo termine si possono identificare tre Lune diverse nel corso di tutto il 2023, di cui quattro piene e tre nuove.
Superluna del Cervo: come si potrà ammirare
A questo punto sorge spontanea una domanda: quale sarà il momento migliore per gustarsi la Superluna del Cervo? Lo spettacolo sarà nel suo massimo splendore al tramonto, ricordando come l’oggetto celeste in questione sarà il più meridionale in assoluto di tutto il 2023, un dettaglio di non poco conto. In effetti, in una città come Roma la Luna arriverà ad esempio a un’altezza massima di 20 gradi, per la precisione tra il 3 e il 4 luglio e tra le stelle che fanno parte della costellazione del Sagittario. Chi non riuscirà ad assistere all’evento non deve comunque disperare, visto che ce ne sarà uno simile già il prossimo 12 agosto. L’allusione al cervo si deve a una tradizione tipica di alcune tribù di nativi americani. Il periodo estivo, a loro dire, sarebbe quello in cui appunto i palchi degli ungulati raggiungono la massima lunghezza. In Europa, però, questa constatazione fa storcere più di un naso: la crescita dei palchi di esemplari presenti nel vecchio continente tende a verificarsi in autunno e in inverno, prima che si formi il primo strato di pelle che copre l’osso. È in primavera invece che i palchi stessi arrivano al loro massimo, con una struttura completamente mineralizzata.