mercoledì 26 luglio 2023

DONNE DI MARE

PRESENTATO IL LIBRO DI VIRGINA GAUDIOSO

Il 19 luglio, alle ore 19,00, presso la libreria "Non ci resta che leggere", la Dante Alighieri di Soverato, ha presentato il libro "Donne di Mare", scritto da Virginia Gaudioso, docente di Lingua e letteratura inglese presso l'IIS di Soverato. La professoressa La Salvia si è soffermata in modo particolare sulla tematica del romanzo che è la violenza sulle donne, che è ancora oggi un fenomeno in crescita e che non trova soluzioni adeguate né da parte della magistratura, né da parte della società civile. Il libro scorrevole e avvincente: 

È una saga Familiare ambientata in un paesino calabrese che si  affaccia sul mar Ionio bellissimo dal punto di vista paesaggistico ma problematico e controverso nella sua vivibilità per pregiudizi antichi, sempre duri a morire e la presenza anche delle organizzazioni mafiose che spadroneggiano a loro piacimento, in quanto l'omertà regna sovrana. La storia si snoda lungo 30 anni, dal 1968 al 1997 con molti colpi di scena e situazioni particolari.

Ai nostri taccuini si e' concessa la scrittrice , nonche' docente del Liceo "Guarasci" di Soverato (Cz):

Perché il titolo Donne di Mare? 

"Il primo è perché la storia è ambientata proprio in un paese che si affaccia sul mar Ionio e poi perché il mare rappresenta la forza della natura per eccellenza, calmo, agitato, mosso, tempestoso così com'è la nostra vita e quella delle mie protagoniste, tutte donne che vivono situazioni drammatiche nelle loro relazioni sentimentali, fatte in giovane età e che risultano anche scelte molto discutibili. Generalmente da giovani si è molto idealisti e si ha molta fiducia negli altri, ma poi ci rendiamo conto che le persone di cui ci fidavamo ciecamente sono qualcos'altro. Nessuno è mai per come appare! Le mie donne però unendosi e creando un forte legame affettivo riusciranno con grande determinazione a superare moltissimi ostacoli. Il mare rappresenta quindi questa grande forza che consentirà loro di vivere con dignità".

Come nasce un tuo romanzo?

"Decido solo l'argomento da trattare, ma non è mia abitudine avere una scaletta con personaggi e situazioni. Quando scrivo mi viene in mente un'immagine, come se vedessi un film, e racconto ciò che vedo. Non so mai come andrà a finire, anche con questo romanzo non pensavo di scrivere una saga familiare e come sarebbe andata. Sono gli avvenimenti che accadono quotidianamente a ispirarmi attraverso le emozioni che provo, a dare vigore al racconto e ai personaggi stessi. Per me diventa un'esigenza raccontare queste violenze, appunto perché donna, mi colpiscono profondamente".

Quale personaggio ti ha coinvolto di più emotivamente?

"Sicuramente Concetta poiché è stato il primo che io abbia ai scritto e mi ha turbata molto per he' mi sono immedesimato in lei, una donna straordinaria che soffre molto ma che ha una grande anima e una forza interiore che le consentono di tagliare i ponti con il passato e fare un'esperienza di vita in modo autonomo, una vera e propria eroina a cui tutte le donne dovrebbero fare riferimento"

In quale situazione particolare si evince che le donne sono nemiche delle donne?

"Molto spesso e volentieri nei secoli e negli anni passati, era consuetudine che le donne che lavoravano come domestiche o contadine per i signorotti del luogo, venivano abusate sessualmente con il beneplacito di tutti, comprese le famiglie stesse e in particolare delle madri che consigliavano e spronavano le figlie a essere consenzienti, in quanto la nascita di un figlio poteva cambiare la loro sorte. È quello che avviene a Francesca che era stata ben indottrinata dalla madre ad usare il suo corpo per riuscire ad "accalappiare il buon partito". Mentalità opportunistica e materiale purtroppo presente anche ai nostri giorni, di cui tutti ci dovremmo vergognare.

 


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