Ha appena compiuto 11 anni e ha già iniziato a frequentare i corsi della scuola superiore: Giulio, che ha un impressionante quoziente intellettivo di 146, è il primo studente italiano a passare dalle elementari al liceo. Il bambino geniale, che sogna di diventare un ingegnere informatico o un programmatore, potrà diplomarsi con due anni d’anticipo grazie a un protocollo d’intesa tra la sua scuola elementare, la scuola media Polo 1 di Galatone (Lecce) e l’Istituto di istruzione superiore Enrico Medi, della stessa città.
Giulio è il primo studente in Italia ad aver intrapreso un percorso di studi superiore ad appena 11 anni: il bambino, che ha appena terminato le scuole elementari a Galatone, in provincia di Lecce, avrà la possibilità di diplomarsi con due anni di anticipo grazie a un protocollo d’intesa che ha coinvolto le scuole elementari, medie e superiori della cittadina. “L’anno prossimo, attraverso un piano didattico personalizzato”, spiega la mamma al ‘Corriere’, “pur frequentando le scuole medie, Giulio avrà la possibilità di seguire parallelamente le ore di algebra previste nel biennio della scuola superiore”. Dopo la terza media, Giulio potrà accedere direttamente al terzo anno di liceo presso l’Istituto Medi di Galatone, che nell’offerta formativa presenta, oltre all’Istituto Professionale per il Made in Italy, sia il Liceo Scientifico sia l’Istituto Tecnico Tecnologico (Informatica e Telecomunicazioni). Il ragazzo, che presumibilmente potrà iscriversi a una delle migliori università italiane due anni prima dei colleghi, ha già iniziato a frequentare le lezioni della scuola superiore. “A settembre ho cominciato un percorso nella scuola superiore”, spiega al ‘Corriere’, “mi hanno accolto tutti benissimo, anche se i ragazzi del quinto anno erano straniti nel vedere un bambino che sedeva al loro stesso banco”. “Ai miei compagni delle elementari”, continua il ragazzo, “ho detto che non sono più intelligente di loro, sono soltanto diverso. E che ho bisogno di fare questo progetto”.
CHI È GIULIO, IL BAMBINO GENIALE DI GALATONE
Giulio ha un’unica grande passione: l’informatica. Sogna di fare l’ingegnere informatico o il programmatore, tra i mestieri più richiesti in Italia, gioca a basket e suona la batteria. “Non ha mai chiesto giocattoli, neanche a Babbo Natale”, spiega la madre nel corso della stessa intervista al ‘Corriere’. “A tre anni comprò, insieme a suo nonno, un pannello solare. Eravamo esterrefatti quando seppe alimentarlo da solo”, prosegue la donna, “a quattro, invece, lo vidi per la prima volta leggere le etichette nei supermercati. E a cinque cambiava i sistemi operativi”. Un’intelligenza precoce che nel 2018 è stata accompagnata dalla diagnosi di Asperger, che ha permesso a Giulio di “dare un nome al suo modo di essere”. Il bambino geniale ha un quoziente intellettivo di 146: per farsi un’idea di quanto sia dotato il ragazzo, basti pensare che il QI medio in Europa è di 99 e che solo lo 0,2% della popolazione mondiale ha un QI superiore a 143. Generalmente, inoltre, i risultati più alti si raggiungono nel momento in cui le abilità intellettive sono al loro massimo potenziale, e cioè tra i 25 e i 30 anni. “Ci sono tanti ragazzi plusdotati”, conclude la mamma di Giulio, “ a loro vogliamo lanciare un messaggio e dire che ci sono tante strade, come quella che il nostro bambino sta percorrendo. La società e la scuola hanno gli strumenti per rispondere alle loro esigenze”.